Aline...
Data: 17/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: jjcale
... sue forme molto femminili, seno procace, sedere abbondante; forme che appena potevo spiavo, quando si spogliava, quando era in bagno dal buco della chiave. Adesso stavo scoprendo che anche le forme di Aline erano diventate la mia rappresentazione di donna e del mio desiderio.
Le lezioni continuavano, e noi eravamo diventati più affiatati e Aline più amica, più intrigante; spesso al mattino quando andavo da lei, complice la calura estiva, la trovavo con addosso un camicione che le arrivava a mezza gamba, mezzo sbottonato… e i miei occhi cercavano di scoprire quello che celava, e credo lei si accorgesse delle mie attenzioni e non faceva nulla per evitarle. Appena potevo scrutavo nella camicia, e vedevo quando si chinava quei piccoli seni ancora eretti con i capezzoli scuri… impazzivo ed ero sempre eccitato, e non facevo nulla per nasconderlo. In realtà anch’io mi vestivo succintamente per il caldo estivo che soffocava, pantaloncini di raso da basket e canotta, e dato il vigore dell’età si vedeva molto bene la forma del mio pene che Aline adocchiava spesso facendo dei mezzi sorrisi. “Senti Luca, lunedì diventi maggiorenne e meriti un regalo speciale… ti farò una sorpresa, anzi dirò a tua mamma che ti fermerai a pranzo da me” “Aline grazie, sei la prima che si è ricordata, e adesso mi hai incuriosito, ma non devi disturbarti” “ Luca sono felice di fartelo e farà piacere anche a me. Ma non pensare di evitare di esercitarti, e oggi è venerdi, ti do un racconto breve, che ...
... voglio che leggi e lunedime lo dici con le tue parole”
E così me ne tornai a casa incuriosito da tutte le sue parole, con quella raccolta di fogli dattiloscritti, e iniziai a leggerli… All’inizio c’era scritto… Pour toi… Aline… Li aveva scritti lei! Curioso cominciai a divorarli, e mi sembrava di leggere un sogno, raccontavano la storia di un giovane della borghesia francese del 18° secolo che aveva una governante che lo educava, mi sembrava quello che facevamo noi, e man mano andavo avanti il racconto diventava sempre più spinto, fino a raccontare l’iniziazione del giovane ai piaceri con una donna, la governante, descrivendo con attenzione tutti i particolari… mentre lo leggevo mi toccavo e sognavo di essere io il giovane e Aline la mia maestra. Penso di essermi masturbato almeno 4 volte nel leggere quelle parole e non finivo più di rileggerlo. Insomma non vedevo l’ora arrivasse lunedì… per capire se stessi facendo un sogno o fosse realtà.
E lunedì arrivò, credo che il racconto oramai lo avessi imparato a memoria. Decisi di salire da lei indossando i soliti pantaloncini di raso, ma senza indossare gli slip, e con un po’ di ansia presi a salire le scale… “Ciao Aline, eccomi da te, come è andata la domenica” Mi venne incontro con un bacino sulla guancia, dandomi gli auguri, e l’abbracciai ringraziandola… avevo le mani sui suoi fianchi… da impazzire… ma non potevo farmi vedere con l’affare in tiro come i bambini.
“Allora Luca, prima un po’ di studio e poi parliamo del tuo ...