1. La storia di Monica - Cap. 5.1 - Marisa e Patrizio parte seconda


    Data: 18/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Serena

    Marisa mi chiamò per dirmi che era riuscita a portare il marito al King, dove aveva trovato un uomo disposto ad usare Patrizio come una donna, facendogli così avere il primo rapporto completamente omosessuale."Perchè non viene a cena da me in ufficio." le chiesi curiosa di sapere tutti i dettagli "Però prima fai arrivare il cornuto, così ti preparo una sorpresa."In realtà era un po' che aspettavo di portare Patrizio ad un ulteriore livello di sottomissione, e l'occasione era troppo golosa per non essere colta."Va bene però io sono al lavoro e dovrei venire direttamente da te senza potermi cambiare." mi ripose la mia amica, ben felice d'umiliare nuovamente il consorte."Non c'è problema, penserò a tutto io, vieni pure per le otto così ho tutto il tempo d'organizzare al meglio la serata."Lei accettò e non mi rimase quindi che ordinare una leggera cena d'asporto, per poi uscire e comprare un bel vestito da sera per Marisa.Patrizio arrivò alle sette senza sapere cos'avevo in mente per lui, e volli chiarire subito il suo ruolo."Marisa mi ha detto che ormai sei frocio al cento per cento, quindi non t'aspettare che ti tratti da uomo perchè sei fuori strada. Stasera il tuo unico scopo sarà servire tua moglie e me in base alle nostre fantasie, e non avendo alcun potere decisionale. Adesso inizia ad apparecchiare la tavola lasciando il centro vuoto, poi vai a prendere la cena e spera che ti lasciamo qualcosa."Le mie dure parole lo ferirono, ma allo stesso tempo eccitarono il porco ...
    ... che ubbidì senza dire una parola. Il mio ufficio non aveva una vera e propria sala da pranzo, così patrizio Dovette adattare una piccola sala riunioni, riuscendo però a fare un buon lavoro.Dopo che lui uscì per andare a ritirare la cena, iniziai a prepararmi rifacendomi un po' il trucco, per poi indossare un abito lungo che avevo ritirato il giorno prima in lavanderia. Quando tornò gli feci sistemare il cibo sulla tavolo per poi ordinargli di denudarsi, ridendo non appena vidi la cintura di castità della quale solo Marisa aveva la chiave."Pensa non puoi neanche farti una sega senza il permesso di tua moglie. Ti va bene che ormai godi anche quando t'inculano, ma del resto non sei mai stato un vero uomo, con quel brufolone che hai fra le gambe. Ora sdraiati sul tavolo a pancia sotto perchè ti voglio usare come centrino."Lui non comprese, ma fece lo stesso quanto gli avevo ordinato, poi presi due paia di manette e gli legai i polsi alle caviglie, facendo si che stesse un po' in trazione. Gli misi quindi una pallina in bocca che fissai con la sua cinghiettina, e un piccolo plug che aveva una coda come quella di un maiale nel culo."Lo sai che stasera ti faremo male vero pezzo di merda ?" gli dissi dandogli un sonoro ceffone su una chiappa "Voglio che tu torni a casa col culo in fiamme, e credimi non intendo solo scoparti sino a sfinirmi, ma voglio vederlo tutto rosso per le frustate che ti daremo."Continuai ad insultarlo picchiandolo non troppo forte sul sedere sino all'arrivo di ...
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