1. La storia di Monica - Cap. 5.1 - Marisa e Patrizio parte seconda


    Data: 18/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Serena

    ... mia amica insultare il coniuge, misi su un vassoio una coppa piena di fragole, e due rigidi frustini da equitazione."Ecco il dessert, da dove vuoi incominciare ?" domandai alla mia amica che si mise una fragola in bocca per poi farmi mordere la parte che era rimasta fuori.Iniziammo a baciarci togliendo le fragole dalla bocca dell'altra, e frustare sulle natiche l'uomo mettendoci anche una certa forza, ma senza mai forzare troppo la mano. Quel semplice giochino ci eccitò in fretta, e ben presto ebbi il desiderio di provare qualcosa di più forte.“Iniziamo ad usare la schifezza ?” domandai a Marisa sedendomi sul tavolo.“Perchè no in fondo deve pur servire a qualcosa.”Tolsi la pallina dalla bocca dell'uomo per sostituirla con un mio piede, mentre la moglie riprendeva in mano il dildo per sodomizzarlo nuovamente. Quando gli misi la passera davanti alla faccia, lui mi leccò il perizoma, che spostai per provare più piacere.“Bravo il mio omuncolo, leccami la fica, almeno mi fai godere in qualche maniera visto che sei senza cazzo.” gli dissi spingendogli ancor di più il pube in faccia.“Si leccale la fica.” mi fece eco Marisa che lo batteva col frustino sulle natiche “Che poi ti diamo un bel regalino.”La donna sembrava quasi posseduta da una rabbia incontrollabile, infatti frustava l'uomo senza dargli tempo di rifiatare, e per evitare che gli facesse qualche danno irreparabile, le feci prendere il mio posto, ma solo dopo un lungo scambio di baci che la calmò non di poco.Mentre Marisa ...
    ... si faceva leccare la passera, insultando senza sosta il coniuge, io gli mettevo un grosso collare, e sostituivo il dildo che aveva ancora nel culo, con un gancio anale, di quelli che finiscono con una grassa pallina, per poi collegarlo al collare stesso con una fune.“Tira bene quella corda.” mi suggerì la donna poco prima d'alzarsi “Voglio che soffra ad ogni suo piccolo movimento.”“Ma è quello che voglio anch'io.” le risposi passandole una mano sul collo “Prima però voglio vedere cos'hai sotto il vestito.”Marisa si tolse l'abito, ed io l'imitai subito dopo, scoprendo che avevamo entrambe un intimo quasi simile, visto era per entrambe tutto in pizzo nero.“Secondo te perchè ho acceso tutte queste candele ?” le domandai prendendone una in mano.“Per vedere quanto urla il porco ?” mi rispose prendendone due.Iniziammo così a far cadere la cera bollente sulla schiena e sul culo di Patrizio, facendo si che gli arrivasse ancora calda sulla pelle, ma senza provocargli ustioni. Lui non seppe trattenersi e prese a piangere, ma le sue supplice erano una dolce musica, soprattutto per le orecchie di Marisa.“Monica per piacere fai scendere questa merda, perchè lo voglio per terra a prendere frustate finché ho forza.”Compresi che Marisa stava nuovamente perdendo il controllo, così le dissi che era meglio per lei godersi lo spettacolo senza intervenire.“Va bene frustalo tu mentre l'impotente mi lecca i piedi !”Giocando con le manette gli liberai i piedi, per poi prendere un frustino prima farlo ...