1. Camera d'albergo


    Data: 18/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Sir_Robert

    ... delicatamente, poi piano piano, sempre senza che nessuno dei due proferisca parola, inizia ad accarezzarle il sedere, le chiappe, le natiche, calde, vogliose di carezze, piano piano (troppo piano rispetto alla voglia che ha lei di sentire le sue dita sulla figa e dentro) la mano si fa più audace, esplora quelle natiche sempre più intimamente, ma lui le conosce bene, sono di sua proprietà, suo possesso, può farle quello che vuole e lei lo sa.
    
    Ad un tratto lui con delicatezza ma con fermezza le fa capire che deve allargare le gambe, lei esegue l'ordine muto, ormai sa cosa vuole il Padrone e come lo chiede.
    
    Le mani di lui iniziano a penetrare dentro le natiche, sul solco del culo, piano, prima toccando dolcemente il buco del culo (lei sta morendo di voglia e tende ad aprire le natiche per agevolare le sue mani), poi passando più in basso, sempre lui dietro e lei davanti che le dà le spalle, inizia a toccare la figa, bagnatissima, un lago, due dita esplorano l'interno delle labbra, vede con soddisfazione che ha messo l'olio, che sono morbide, lisce, ben depilate, pronte all'uso, come le vergini; la mano destra inizia a muoversi all'interno delle labbra della figa, piano, lentamente, inizia a toccare la clitoride, leggermente, senza pressione, un movimento rotatorio che fa andare in estasi Adriana, ma sa che non deve mugolare ne gemere ne godere ne muoversi senza che prima il Padrone le dia il consenso, quindi sta ferma immobile, con sforzo a controllarsi.
    
    Lui, che la ...
    ... conosce bene e che sa che sta morendo dalla voglia di urlare di piacere e mugolare come una cagna, aumenta il ritmo, la tocca più velocemente, per farla soffrire ancora di più a non poter godere, tocca la clitoride con tre dita, cosa che la fa impazzire, non riesce più a trattenersi, sta per godere, ma lui sa quale è il momento giusto e smette di toccarla e a lei non resta che bloccare l'orgasmo prima che esploda, anche se fino ad adesso ha bagnato tutto il pavimento sotto di lei con il liquido uscito dalla sua figa.
    
    Lei ansima, le mani sulla scrivania, le gambe larghe, il cuore che batte come impazzito, il sudore sulla fronte, sente il suo piacere che cola dalla figa sul pavimento, che ha formato una piccola chiazza, come un bicchiere di acqua caduto a terra.
    
    Lui le accarezza la schiena, poi con forza le prende il collo, la costringe a piegarsi, fino a toccare il pavimento con il viso, con il culo per aria, inginocchiata, poi sente per la prima volta in quel giorno la sua stupenda voce: "lecca tutto con la lingua schiava, pulisci il pavimento, lo hai sporcato tu con il tuo liquido, devi pulirlo tutto per bene"; lei ubbidisce, contentissima di sentire la sua voce calda e non arrabbiata, farebbe qualsiasi cosa in quel momento, anche l'impossibile per lui.
    
    Lei lecca, sente il sapore del suo liquido, è la prima volta, non le dispiace, peccato che non è caldo ormai, forse sarebbe stato più buono, come quando lui le fece leccare la figa di una ragazza che aveva appena ...