1. LE CONFESSIONI DI THEA - 4 Il club dei 4000


    Data: 08/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Sensazioni Autore: Vecchiobambino, Fonte: RaccontiMilu

    Memore della promessa che Thea aveva fatto di raccontarmi un aneddoto un pò più piccante, l'ho ricontattata in chat dopo qualche giorno.------ Vecchiobambino ------ : Ciao Thea, sei libera?------ Thea ------ : ciaoooo, in che senso?------ Vecchiobambino ------ : data l'ora pomeridiana, se non stai lavorando, hai voglia di chattare un pò con me? Sei sola?------ Thea ------ : Sono al lavoro, ma avevo lasciata aperta la chat. Si sono sola, sono in ufficio e, se non hai fretta nel volere subito la risposta, posso fare due chiacchiere con te.------ Vecchiobambino ------ : dopo i due episodi che mi hai raccontato con Cinzia, mi è venuto da pensare che è impossibile che non ci sia stato qualcosa di più biricchino fra voi. Cinzia non aveva un ragazzo? Un fidanzato? Non credo che Teo, già allora il tuo fidanzato, non sia mai entrato in questi giochetti che facevate.----- Thea ------ : Il solito porcello malpensante, ma a pensare male, come al solito, ci si azzecca! Qui però la storia è lunga. Con il modo di fare di Cinzia non poteva non capitare qualche cosa di strano e diciamo grosso prima o poi, se le andava a cercare! Oltretutto capitò proprio nel posto dove meno puoi pensare possa capitare una cosa del genere: in alta montagna.------ Vecchiobambino ------ : Lo so che sei appassionata della montagna, direi amante dato le foto di nudo che mi hai mostrato, tutte fatte su cime anche innevate. Dai raccontami, poi mi dici tu se posso o non posso scriverci una delle mie ...
    ... storie.------ Thea ------ : Va bene. Dammi solo tempo dato che il racconto è lungo. Prima però ti presento Franco, fidanzato storico di Cinzia, ora marito. Era il più vecchio della compagnia, già laureato, da tempo insegnava con incarichi annuali presso una scuola superiore, aspettava solo di passare di ruolo. Era lui il vero esperto di montagna, così come introdusse Teo alla camera oscura fotografica, nello stesso modo insegnò le prime nozioni di arrampicata. Era settembre quando organizzammo una gita noi quattro ad un rifugio per poi, nei giorni seguenti, fare una traversata da tempo sognata e progettata. Arrivammo al rifugio la sera con l'ultima corsa della funivia. Era ancora un rifugio montano vecchio stile, permeato dentro dagli odori tipici di legno stagionato e del fumo delle stufe. Ora non esiste più, hanno costruito il nuovo che ha preso lì vicino il suo posto. Era quasi ora di cena, il custode del rifugio ci diede posto per dormire nel sotto tetto. Questo era una enorme camerata con le brandine da una parte e dall'altra del corridoio centrale, l'unico spazio in cui si aveva una altezza diciamo normale. Eravamo solo noi quattro e avevamo a disposizione dieci brande. Dall'altra parte della scala, separati da una piccola porta c'era una camerata speculare alla nostra dove ci disse erano alloggiati degli alpini tedeschi che facevano un corso di roccia e ghiaccio in alta quota. Quando scendemmo nel locale mensa per fare cena trovammo questi alpini che erano appena rientrati ...
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