1. Maiko


    Data: 20/04/2018, Categorie: Incesti Etero Sesso di Gruppo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Camminando per le vie del centro, pensavo alla breve telefonata di Katherine, fattami la sera prima. Avrebbe dovuto trattenersi in Inghilterra per altre tre settimane. A parte un breve ma eccitante sommario delle nostre reciproche fantasie, nient'altro. Ero nuovamente eccitato.Inutile negare che la sveltina con Laura di due settimane prima mi aveva lasciato leggermente insoddisfatto. Inoltre, la giovane mi aveva telefonato per ringraziarmi, dirmi che si trasferiva a Napoli con la famiglia e che aveva trovato lavoro. Tutto bene quel che finisce bene. Per lei, ovviamente, perché a me il problema restava...Chiaramente era dura però trovare donne disponibili a far sesso con me: finora avevo solo giocato di trappole. Avevo portato allo scoperto la ninfomane che c'era in Katherine e approfittato spudoratamente della tristezza e della vaga ubriachezza di Laura. Insomma, questa cosa doveva cambiare!Camminando lungo la via, vidi una giapponese, avrà avuto sui ventotto anni ma non saprei proprio dire. I capelli lisci, lunghi sino a mezza schiena erano neri come l'inchiostro. Aveva il volto come quello di una bambola, sul quale spiccavano due distinti occhi neri. Fasciata in un paio di Jeans, con un paio di Nike ai piedi e camicetta, ansimava portando due borse enormi. Immediatamente decisi: aiutarla non mi costava nulla e faceva parte del mio codice di vita. Subito mi avvicinai, dicendole di darmi una delle borse che sarei stato lieto d'aiutarla. Lei cercò di dissuadermi. Io però ...
    ... non mollai: presi la borsa che teneva alla mano destra, deciso ad aiutarla. Lei comprese e lasciò la presa.Trattenni un gemito: la fottuta borsa era più pesante di quanto pensassi.Riuscii a non parlare sino a casa sua, dove finalmente glielo chiesi:-Mi scusi ma che c'&egrave nella borsa?-.Lei sorrise, -Oh, sono solo un paio di cose che non potevo portare in valigia... Roba pesante, sa...-. Era evidente che non voleva dire di più.Le porsi la mano. -Ale.-, mi presentai.-Maiko.-, rispose stringendomi la mano lei.-Giapponese?-, chiesi.-Sì, sto trasferendomi qui.-, disse.-Ha bisogno d'aiuto?-. chiesi. Intuii, a giudicare dal suo volto, un po' di diffidenza. Subito aggiunsi, -Per me sarebbe un piacere.-.-Non vorrei approfittarne... ha già fatto parecchio.-, disse Maiko, chiaramente combattuta.-Per me non &egrave un problema: sono temporaneamente disoccupato.-, risposi. Era vero: ero stato licenziato dal mio precedente incarico da una stronza bionda platinata bella convinta di essere al centro del mondo. Lei e i suoi tagli avevano rovinato la vita di circa 20 persone. Non la mia.Io avevo ancora del denaro da parte e potevo dirmi salvo almeno per un po. Tra questo e il fatto che ho comunque la doppia nazionalità Italo-Svizzera ho ancora parecchie possibilità.Maiko annuì dopo qualche minuto di riflessione. -Se proprio desidera aiutarmi può già farlo ora... ho alcuni mobili da montare.-, disse. Entrammo nel condominio arrivando a un bilocale. -Ecco, quelli, quello e quella.-, disse ...
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