Maiko
Data: 20/04/2018,
Categorie:
Incesti
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... indicando due tavoli (uno che rientrava più sotto il termine "scrivania" che "tavolo"), un tavolino da salotto e una sedia da ufficio. Mi misi al lavoro. -è qui da molto?-, chiesi dopo aver montato parzialmente il primo tavolo. La mia mente stava già lavorando a pieno regime su come entrare nel talamo di quella bella nipponica.La conversazione va avanti e venne fuori che Maiko era nientemeno che la vice-consulente di un'azienda giapponese con filiali italiane. Inoltre aveva studiato parecchio per arrivare lì dov'era: l'azienda era di proprietà di suo padre che l'aveva iniziata a quel lavoro sin da quando aveva sei anni...Continuai il lavoro ed entro sera, il bilocale semivuoto si riempì di mobili di gusto, carini davvero per i miei canoni: esteticamente essenziali ma fondamentalmente bellissimi. Molto zen, per quel che mi riguarda.La giapponese, sempre con lo stesso abbigliamento mi guardò per qualche istante senza parlare prima di ringraziarmi. Estrasse dal portafoglio un po' di banconote da 50 �. Le rifiutai. -L'ho fatto per lei.-, dissi. -Dammi pure del tu, Ale.-, rispose lei con un sorriso smagliante. -Ok. L'ho fatto per te.-, riformulai. Ero quasi certo che fossimo vicini ad un radicale mutamento della situazione. infine me lo chiese:-Sembri parecchio sudato. Vuoi farti una doccia?-.Sorrisi, non volevo approfittare della cosa ma ne avevo davvero bisogno e sapevo che accettando mi sarei ulteriormente avvicinato al mio obiettivo. Accettai con un sorriso.Mi spogliai ...
... in quel piccolo bagno e, preso un sapone neutro, mi infilai sotto il getto di acqua calda. Mi lavai e, uscito, cercai l'asciugamano per potermi asciugare. Non lo trovai.Maiko entrò proprio in quel momento con l'asciugamano in mano, vedendomi totalmente nudo. Cosa ancora peggiore: il mio pene si era ingigantito, cosa che la giapponese non poteva evitare di notare. Attesi cinque dannatissimi secondi per riprendere il controllo su me stesso ma Maiko mi sorprese.-Quanto tempo che non faccio l'amore...-, sussurrò prima di avanzare di un passo, lasciar cadere l'asciugamano e baciarmi. Mi sorprese ma mi permise anche di raggiungere il mio obiettivo. Presi a toglierle i vestiti di dosso, con lei che mi aiutava mentre mi accarezzava il petto, scendendo per lo stomaco, e infine prendendomi il pene e iniziando a masturbarmelo. -è bello duro... Sono anni che non faccio sesso.-, osservò con una nota di vaga nostalgia che non seppi interpretare.Non ne ebbi il tempo: il reggiseno, ultimo indumento che mi separava dai suoi seni, cadde a terra. Presi a succhiarle i capezzoli, stringendole i seni (che non erano esattamente enormi) come se avessi voluto spremerli. Maiko gemette, interrompendo la sega che mi stava facendo per togliersi gli slip.La sua fica era glabra e non molto differente da quella di Laura. La sola differenza poteva essere all'interno e mi affrettai ad appurarla: sollevai la giapponese che si avvinghiò al mio collo con un sorriso mentre mi baciava di nuovo. La penetrai. ...