1. L'Inferno di Anna


    Data: 08/09/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    Era un venerdì sera di fine novembre: freddo, umido e molto nebbioso. Anna, una signora bene, cinquantenne e molto piacente, camminava spedita nei vicoletti della sua cittadina diretta a casa. Al caldo ed al sicuro. Perché quella era proprio una serataccia. I suoi tacchi rimbombavano nei vicoli ed in giro non c’era nessuno. Era un venerdì sera, di solito animato in quella cittadina di provincia, ma quella sera nessuno in vista, solo qualche ombra che entrava o usciva da qualche locale. Fino a qualche minuto prima era tranquilla ed allegra a casa di una sua amica, dove era andata nel pomeriggio per un tè e quattro chiacchiere. Poi i discorsi si erano dilungati parecchio. Ed ora eccola qui, a pochi minuti da casa, ma sola, avvolta dalla nebbia, nel buio ed al freddo. A casa non l’aspettava nessuno, suo marito era in viaggio per lavoro e sarebbe tornato la settimana dopo, i suoi figli ormai erano andati via di casa da un pezzo. Forse poteva accettare l’invito della sua amica, cenare e dormire da lei, ma non aveva voglia. Voleva tornare a casa, fare un bel bagno caldo, cenare e poi rilassarsi davanti alla tv, con un bel bicchiere di vino rosso a tenerle compagnia. E poi voleva vedere se c’erano altre risposte a quell’annuncio che aveva messo su quel sito per sporcaccioni. Mentre ci pensava sorrideva, era il suo piccolo segreto, innocuo perché non si sarebbe mai fatta trovare, erano già due settimane che corrispondeva con diversi uomini giocando con loro e lasciando indizi qui e ...
    ... là, e quando questi si avvicinavano a lei, lei li fuorviava seminando piste false. No, non l’avrebbero mai trovate, lei era troppo furba per farsi trovare, ma le piaceva giocare col fuoco e giocava. Era eccitante le dicevano cosa le avrebbero fatto qualora l’avessero trovata e lei si bagnava come una ragazzina. Tic, tic, maledetti tacchi e maledetto vestitino, che indossava, come suo marito richiedeva, sotto il caldo ed elegante soprabito. Lui la voleva sempre impeccabile, mentre lei in una serata come quella avrebbe indossato volentieri un bel paio di caldi pantaloni, scarpe basse e comode ed un maglione. Cos’era quell’ombra? Quella che aveva avvertito più che visto alle sue spalle. Non doveva aver paura, non ce ne era ragione. Ma davvero, quella sera, avrebbe preferito vestirsi diversamente piuttosto che indossare una di quelle misere gonnelline corte che il marito le imponeva di portare sempre. Perché la voleva elegante e desiderabile. Per non parlare dell’intimo, sempre giarrettiere o reggicalze, sempre perizoma e reggiseno di pizzo o di seta. Lei si sentiva nuda e quindi più esposta. E non poteva neanche scappare, come poteva su quei ridicoli tacchi a spillo se già trovava difficile camminare lentamente sui sanpietrini delle viuzze incantevoli… di giorno, al sole, quando erano pieni di gente. Di nuovo l’ombra. Forse non era niente, ma Anna aveva l’impressione che ora fosse seguita. Si girò, non vide niente, ma nonostante i tacchi, accelerò il passo. Ormai era a soli cento ...
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