Un casuale incontro al bar.
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Franco 018.
... cameriera brasiliana, una mulattina carina e gentilissima con un italiano ben parlato, ci serve in salotto un aperitivo. Poco dopo sempre Joselita ci invita a spostarci in sala per consumare la cena che si rivela squisitissima. Ottimo infine un dolce fatto da lei. Dopo un'ora di conversazione, durante la quale ci scambiammo delle occhiate io e la "bambina", così la chiamavano i suoi genitori, e lei spesso cadeva con lo sguardo al mio pacco inguinale, sì, insomma, il cazzo, io mi alzai per congedarmi da loro, ringraziandoli per l'ospitalità e l'ottima cena. Mi accompagna Milena con Beatrice alla porta ed attendono che io parta con la mia auto. Questa volta è la mia auto a non partire ed io il gasolio ce l'ho, quindi scendo e chiedo di chiamarmi un taxi, scusandomi per il dovere lasciare la mia auto in mezzo al loro viale d'ingresso. Milena si mette a ridere e, chiamato il marito, si guardano un attimo poi lui chiama subito il suo meccanico che arriva subito e però vede che lì non può fare nulla e così si carica l'auto sul suo carroattrezzi e se la porta via. Io insisto che si chiami un taxi ma Milena ha già fatto preparare la stanza degli ospiti dove mi ci accompagna Beatrice che mi da il bacio della buona notte, facendomi un cenno con la mano come se volesse dire "vengo subito!".Mi preparo e, mentre do un'occhiata ai contratti del giorno, sento un ...
... cigolio e vedo la maniglia della porta girare: mi si presenta Beatrice in camicia da notte nera trasparente, indossando reggicalze nero, calze nere, senza mutandine. S'infila dentro il letto e, sfilatasi la camicia, mi abbraccia e bacia in bocca slinguando meravigliosamente. Passa poi a prendere in bocca il mio cazzo ma, quando lo vede nella completa erezione, si trova difronte ad una sberla di trenta centimetri e dodici di diametro, rimanendo sbalordita. La prendo per le spalle e la riporto su per baciarla ancora in bocca, poi scendo io e le lecco la fighina già bagnatissima di umori. Quando sento i suoi gemiti di piacere mi metto col cazzo davanti alla fighina ed inizio ad infilarglielo dentro lentamente. Lei trema dalla paura ma sento che aumentano i suoi umori schizzando fuori; avanzo piano con dolcezza e lei mi dice di sverginarla senza farla soffrire. Entro tutto a piccole mosse e, quando la sua verginità cede, dà un urletto che subito si tramuta in gemiti di piacere. Dopo la rottura della membrana, inizio a scoparla a colpi decisi e lei gode maggiormente fino a venirsene di continuo. Dopo la seconda scopata, lei si rimette la camicia da notte e mi bacia in bocca, chiedendomi poi il mio numero di telefonino, dopo si alza, dicendomi che tra poco sicuramente arriverà il suo fratellino pronto a prendersi in bocca quella sberla che ho tra le gambe.