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Marta infedeltà
Data: 22/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: 36degrees
... il suo buco del culo e glielo misi di nuovo dentro questa volta con estrema delicatezza. Cominciai a spingere piano per poi aumentare sempre di più il ritmo; ogni spinta era scandita da un urlo sempre più forte. "Aspetta", disse lei a bassa voce tra un grido e l'altro. Feci finta di nulla e continuai a fotterla nel culo come se non avessi affatto sentito la sua richiesta finché non si lamentò così forte che dovetti fermarmi. Cercò di recuperare più fiato possibile e cominciò a parlare: "vai di là in camera e guarda nel mio comodino, c'è del lubrificante". Mi levai scarpe e calze e sfilai di dosso pantaloni e mutande. Levai anche la maglietta e buttai tutto su una sedia rimanendo completamente nudo. Andai quindi in camera a cercare il lubrificante come da richiesta; mentre mi dirigevo in camera pensai al perché Marta non mi avesse detto subito di prendere il lubrificante senza aspettare che le rompessi il culo. Probabilmente aveva così tanta voglia di farselo sfondare da non voler aspettare un minuto di più; "la prossima volta ci pensa due volte prima di fare la troia con me", pensai soddisfatto. Tornai con il lubrificante in mano, Marta non si era mossa di un centimetro facendosi trovare ancora piegata sul tavolo. Mi misi un po' del gel sulle mani e comincia a passarlo sull'ano già arrossato di Marta. Lei sembrò apprezzare ed avere sollievo mentre glielo spalmavo. Cercai di abbondare con il lubrificante con l'idea di incularla per parecchio tempo ...
... ed è quello che effettivamente feci. Glielo spinsi nel culo ancora e ancora, quando glielo toglievo le riempivo le natiche di sonori schiaffi senza darle tregua. Quando dopo diversi minuti Marta riuscì ad alzarsi dal tavolo, le levai l'accappatoio di dosso e dopo averlo gettato per terra la feci inginocchiare sopra di esso mettendole una mano sulla testa e spingendola in giù. Marta lo prese in bocca e ricominciò a succhiarlo avidamente ripulendomi la cappella dalle prime tracce di sperma che uscivano dal mio membro. Le spinsi più volte la testa verso di me in modo da farcelo stare per intero nella sua bocca; per qualche secondo riuscii addirittura a metterle in bocca anche le palle, quindi la sollevai di peso prendendola in braccio facendole sfilare dai piedi una delle due ciabattine e la portai verso la camera per poi sbatterla sul letto. "Chissà quante cavalcate leggendarie qua sopra, vero?", le chiesi. Marta sorrise, il suo sguardo da porca era di per sé una risposta affermativa. La scopai nuovamente in diverse posizioni; prima facendola sdraiare su un fianco, poi a smorzacandela e per finire ancora a pecorina. Marta si lasciò fottere a intermittenza nella figa e in culo come una cagnolina ubbidiente. Ormai glielo sbattevo nel culo senza farmi più scrupoli usando tutta l'energia che avevo in corpo. Mentre la inculavo a pecorina le sfilai la ciabattina che le era rimasta al piede e la utilizzai per schiaffeggiarle più volte il culo, poi gettai ...