1. Sofia


    Data: 22/04/2018, Categorie: Anale Prime Esperienze Lesbo Autore: eleo, Fonte: xHamster

    ... “lavoriamo su appuntamento, il centro lo gestisco io, quando vuole … fissiamo un massaggio”. “Sì, certo con piacere...” dissi …quasi interrotta da quelle due impertinenti che stavano ridendo sulla soglia della porta del centro. “Andiamo latin lover, che abbiamo fame e ci aspetta una mega pizza!” . Una vampata di calore mi avvolse. Volevo sprofondare. Sofia mi fece un sorriso di circostanza. Allungò la mano per salutarmi ed io le strinsi la mano. Mi avviai verso la porta guardando quelle due streghe che fulminai con uno sguardo. Passammo una piacevole serata, ma la mia testa era altrove.Passarono giorni, il suo biglietto da visita era spesso tra le mie mani, lo guardavo… volevo chiamarla… ma tentennavo…Finalmente mi decisi e feci il suo numero. Rispose: “pronto?”, “ciao Sofia, sono Eleonora! Sono venuta con delle mie amiche a fare un percorso…” non finii la frase che mi disse: “ciao, ti ho riconosciuto…”, “ah sì?” chiesi stupita. “Si, la tua R moscia ...ti distingue. Conosco poche persone con la tua pronuncia.” Mi ripresi: “ah ok, ti avevo chiamato per fare un massaggio. Sono tutta indolenzita dagli allenamenti e volevo rilassarmi un po’”. “Quando vuoi venire?” mi chiese. Avrei voluto dire subito, ma non potevo. “Domani come sei messa?” chiesi e lei rispose: “ho un posto per le 12.00 se ti va bene, poi sono piena tutta la giornata”. “Va benissimo” le confermai. “Allora a domani Eleonora” mi rispose, ed io: “si, una buona giornata a te e a domani”. Riagganciai felice. Avevo i ...
    ... battiti del cuore a mille. Ma perché? Neanche la conoscevo… e poteva avere una famiglia, un marito… ma cosa speravo? eppure mi attirava da impazzire. Spinsi il tempo con gli occhi. Finalmente…. Arrivai in anticipo di quindici minuti, ero tesa. Mi sedetti su un divano all’ingresso dell’albergo. Dopo pochi minuti lei uscì insieme ad un uomo, probabilmente un cliente. Mi vide e mi venne incontro. “Ciao Sofia…” la salutai. “Eleonora ben tornata” mi rispose. “Chiamami Ele” le chiesi. “Certo come vuoi, entriamo” invitandomi verso ingresso del centro. L’ammiravo nella sua divisa con camice nero, molto professionale. Mi piaceva… ed era un problema. Mi fece accomodare “sai già dove spogliarti, sul lettino ci sono degli asciugamani, copriti, potresti aver freddo, sarò di ritorno tra poco.” Mi spogliai e mi misi sul lettino facendo proprio quello che mi chiese. Mi distesi, dopo pochi secondi entrò. “Brava, hai una buona memoria. Vuoi fare un’ora o un’ora e mezza?” approfittando della scelta risposi “un’ora e mezza” mi sorrise e annuì. Iniziò la danza delle sue mani sul mio corpo. Avevo l’opportunità di osservarla da vicino, di sentire il suo odore, sapeva far bene il suo mestiere. Mi disse “sei contratta in questa zona, vuoi che affondo per sciogliere un po’?” le risposi sorridendo “sono nelle tue mani”. Mi sarei fatta fare di tutto in quel momento. Il dolore e il piacere del suo tocco si mischiavano in dosi sapienti. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, finché non mi fece girare ...
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