1. La trasformazione di Sara


    Data: 23/04/2018, Categorie: Trans Autore: Prospect, Fonte: RaccontiMilu

    ... voleva ammettere a se stessa, era solamente grande invidia per le sue numerose esperienze.Una calda sera di maggio, entrando in casa, trovò il salotto colmo di gente: la madre, nota antiquaria, stava mostrando a colleghi e amici un’opera in legno da poco personalmente acquistata. Era una statuetta africana, finemente lavorata, alta una cinquantina di centimetri. Il manufatto, a prima vista, sembrava una normale statuetta della fertilità come ne esistevano a bizzeffe, con il solito uomo raffigurato in notevole erezione. Tuttavia, rispetto alle solite differiva in alcuni piccoli particolari: l’uomo sembrava avesse i capelli lunghi e una specie di seno, quasi come l’autore sconosciuto volesse unire le caratteristiche tipiche maschili e femminli assieme. Sara non capiva tutto l’entusiamo per quella strampalata opera, anche se sperava in cuor suo di poter incontrare un uomo con quella dotazione che la facesse diventare donna. Sentiva dai discorsi degli esperti amici della madre che questo pezzo di legno intarsiato raffigurasse un raro portafortuna capace di soddisfare ogni desiderio del proprietario, ma secondo Sara l’unico fortunato in quel contesto era stato il venditore che era riuscito a farsi strapagare una bizzarra statuetta.Venne la notte, e distesa nel letto Sara come al solito non riusciva a dormire. Aveva voglia di un uomo, e vista l’impossibilità di poter accedere al vibratore della madre era costretta ad usare la familiare mano destra. Appena si sentì bagnare, ...
    ... smise immediatamente di toccarsi. Voleva di più, la mano non le bastava. Si alzò e andò verso il salotto. La luce della luna mostrava la sagoma della strana statuetta africana posta sul tavolo. Sara, come rapita, la prese e cominciò a passarsela su tutto il suo corpo. Il contatto con il legno era particolarmente piacevole, e il respiro di Sara cominciò a farsi affannoso. Chiuse gli occhi e si lasciò andare completamente. Nell’eccitazione si ritrovò con il fallo di legno a ridosso della sua figa, e cominciò a spingerlo dentro con movimenti sempre più decisi. Non poteva credere di essersi ritrovata a introdurre un pezzo di legno, ma la passione ebbe il sopravvento. I capezzoli erano oramai durissimi, sotto era bagnata oltremisura. Con il bacino Sara compiva movimenti decisi, voleva raggiungere l’orgasmo ad ogni costo con quell’ominide legnoso. Giunta all’apice del piacere, strinse i suoi fianchi per sentire maggiormente quello strano fallo di legno dentro di sé. Ma al momento dell’orgasmo, sentì un dolore fortissimo dentro la sua figa, tanto che gettò sul pavimento la preziosa statuetta. Non aveva mai provato un dolore simile; dolore che, ritornando a letto, non sembrava darle pace. Riuscì a distendersi, ma con molta difficoltà: la fitta, lentamente svanita, lasciò spazio ad una sensazione di calore, nausea e vomito. Sembrava avesse una febbre molto alta, era sudata e le girava la testa. Restò nel letto come drogata per qualche ora, intontita e incapace di alzarsi a prendere una ...