1. Mistress Juliet ep. 2


    Data: 23/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: coppiadiamanti

    ... cercare di rizzare quel minuscolo cazzo in tutti i modi, senza alcun successo. Si era dovuta mettere un grosso strapon e scopargli il culo per far si che si arrapasse e venisse grazie alle sue mani. Lei lo sbatteva e lui urlava e godeva come una cagnetta in calore. Si tirava le cosce indietro aprendo ancora di più il buco del culo per accogliere quel grosso cazzo finto incitandola ad andare sempre più forte, sempre più veloce. Fu la prima e l'unica volta che scopò suo marito. Più lo guardava, più il suo disprezzo aumentava. Come in quel momento,intento a spompinare senza sosta il grosso cazzo del ragazzo. Su una cosa però, suo marito era meglio di lei. I pompini. Se n'era accorta quando lui aveva iniziato a farsi il suo schiavo di colore. Il ragazzo andava in estasi in una maniera incredibile, sborrando in un modo che con lei non capitava mai. Pensò che la prima volta fosse un caso ma poi, spiandoli, si rese conto che non lo era per nulla. Il ragazzo cominciò ad urlare pronto a venire. Antonio chiuse le labbra attorno alla grossa cappella facendola sparire tutta nella bocca mentre continuava a segare l'enorme cazzo del ragazzo con foga. La sborra uscì a fiotti dritta nella sua bocca che era perfettamente serrata attorno a quella cappella che pulsava da matti ora. Dopo un pò Antonio la fece uscire perfettamente pulita. Non una goccia di sborra colava dalle sue labbra e la cappella era immacolata e lucida come se nulla fosse successo. Si alzò guardando il ragazzo ancora ...
    ... stravolto e leccandosi le labbra. Si girò infine verso di lei e le sorrise prima di voltarsi ed abbandonare la stanza sculettando vistosamente. Era soddisfatto quando le dimostrava di essere migliore di lei. Il ragazzo, ancora in preda ai postumi di quel piacere incredibile, cercava di riprendersi su quel divano. Giulia, questo era il suo vero nome, tornò alle sue carte sparse su quel tavolo. Avrebbe dovuto organizzare una serata particolare nella loro villa fuori Roma. Era un evento a cui avrebbero partecipato le più importanti personalità della capitale e non solo. Le sue feste erano il sogno proibito di tutti a Roma. Non esistevano freni in quegli eventi, e tutto era possibile. Via ogni tipo di inibizione, l'unico tema delle sue feste era il piacere in tutti i suoi modi. Aveva già organizzato tutto, ma le serviva il pezzo forte della serata. Uno schiavo a cui gli ospiti avrebbero potuto fare tutto quello che desideravano. In quelle carte c'erano i contratti di riservatezza e le informazioni sui suoi clienti. Si. Lei con loro stipulava dei veri e propri contratti. Una delle clausole era la disponibilità incondizionata per questo tipo di feste. Alla fine posò gli occhi sul contratto di Pietro. Una vampata di calore le scosse incredibilmente la fica. Era da un bel pò che non vedeva Pietro. Per lei non era solo un cliente. A lei piaceva davvero quell'uomo. Adorava la sua doppia natura, quella di farsi sottomettere completamente da lei e quella animalesca che sfogava con la moglie. ...