1. Storie di un week end


    Data: 23/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MAXPOERK, Fonte: RaccontiMilu

    PREMESSAIo sono uno studente universitario, mi sono trasferito a Roma per l'università ma provengo da una cittadina di provincia. Sono aperto a nuove esperienze ma preferisco non spingermi troppo oltre. Francesca è una mia ex compagna di liceo con la quale non ho mai interrotto i contatti, ci vogliamo bene e lei mi piace molto anche fisicamente: è esile di corporatura ma con le giuste curve, e ha un viso sveglio, con un espressione quasi da predatrice che mi fa letteralmente impazzire. Siamo molto legati ma di stare insieme o scopare non ne ha mai voluto sentire, apparte per qualche sporadico episodio di masturbazione o sesso orale. Passavamo quindi il tempo, quasi sempre nella sua casetta di campagna lontana da occhi e orecchie, come amici, quasi come fratelli con lei che, a conoscenza della mia debolezza, non perdeva occasione per approfittarsene ma sempre in maniera molto soft e giocosa.L'INIZIOE voi che ci fate qui? Stunf! La risposta fu un calcio in faccia che per poco non mi ruppe il naso o mi fece svenire dal dolore. Trattenni le lacrime mentre Francesca si sedette di fronte a me che stavo in ginocchio, si accese una sigaretta, spinse il suo piede sotto il mio mento per tenermi alta la testa e dopo avermi fumato in faccia mi disse: "Noto con piacere che non le hai dimenticate!""E come potrei dimenticarle?" Pensai tra me senza osare aprire bocca temendo di ricevere un altro calcio. Le due donne che avevo di fronte, bellissime e fiere come due dee dell'antichità, ...
    ... erano Alessia e Manuela, avevano frequentato il mio stesso liceo ma erano di un anno più grandi di me e all'epoca mi consideravano appena mentre io ne ero innamorato perso. "Ti è caduta la lingua?" Mi chiese allora Francesca con aria minacciosa, "No" risposi io, "Noo? Questo è il modo di rispondere?" incalzò lei tirandomi un ceffone "Sei al cospetto di tre donne bellissime che possono fare di te ciò che vogliono per tuuutto il week end, ti conviene rivolgerti con un tono più adeguato! D'ora in poi saremo le tue padrone e tu il nostro schiavo!" e mi fumò di nuovo in faccia facendomi tossire, cosa che scatenò una risata nelle tre donne. "Insomma non hai la più pallida idea del perché noi siamo qui e del perché tu sei ammanettato ad un termosifone? "Questa volta era Alessia "Pensavi che Francesca ti avesse portato a casa sua perché ti voleva fare un pompino?" E qui altra risata fragorosa di tutte e tre mentre io ragionavo sul fatto che Francesca mi avesse invitato a casa sua per il week end e che dopo una pennichella pomeridiana mi fossi svegliato nudo, in ginocchio, con le mani dietro la schiena ammanettate ad un termosifone e insieme ad altre due ragazze che non vedevo dai tempi del liceo. La guardai perplesso e lei, una stangona alta 1.80 con un fisico asciutto, sodo, scolpito da anni di danza ed i capelli neri portati a caschetto alla Mia Wallace di Pulp Fiction, mi si avvicin�, mi strinse la faccia in una mano e mi sussurrò ridacchiando nell'orecchio: "Tu sei stato un bambino ...
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