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Nudi sulla montagna!
Data: 09/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: fork, Fonte: Annunci69
... qualcuno e gli feci pure questa confidenza. Lui si mise a ridere e mi disse: “Ma dai rilassati… hai un bel cazzo ben fatto e proporzionato … di che ti vergogni”. Parlammo di nudismo e di donne e di quanto bello era il corpo femminile nudo, quello perfetto di ragazze giovani, ma anche quello di signore di una certa età. Il tempo passava e l’inibizione e l’imbarazzo un po’ alla volta cominciarono a lasciare spazio ad un po’ di eccitazione. Infatti vidi il suo pisello che era diventato bello tonico e barzotto. Quella visione fu contagiosa nel senso che anche il mio si gonfiò un po’. Eravamo seduti con la schiena appoggiata al muro e lui si accorse subito… io dissi: “Scusami ma con questi discorsi…”. Lui sorrise e rispose: “Ma che dici, lasciati pure andare.. ci mancherebbe… siamo tra nudisti in questo posto fantastico, ci mancherebbe che ci impedissimo di averlo duro”. A quelle parole lui se lo prese in mano e cominciò lentamente a muoverlo su e giù… In pochi secondi ce l’aveva dritto e svettante con il glande perfettamente in vista e turgido. Disse: “Ti confesso che prima di partire per scendere avevo deciso di farmi una sega… Poi sei arrivato … pensavo di non potermela più fare ma visto che sei un nudista anche te dai facciamocela insieme… Hai voglia?” Io ho sempre adorato la masturbazione e a quelle parole lo imitai. Ero molto ...
... eccitato psicologicamente e dopo qualche lento su è giù anche il mio cazzo raggiunse la sua magnificenza. Era incredibile la scena… nudi con i cazzi duri e le cappelle turgide… così uno davanti all’altro senza alcuna vergogna. Cominciammo a fare commenti sul piacere della sega, sulle sensazioni e da quanto tempo non si veniva. Per combinazione tutti e non ci svuotavamo da 4 giorni per cui eravamo molto carichi. Ci portammo più volte vicini al punto di venire ma decidemmo di prolungare quella bellissima sega in compagnia il più possibile. Proseguimmo così per molto tempo, condividendo le sensazioni che si provavano soprattutto quando si era vicini al punto di eruttare. In quei frangenti si toglieva la mano dall’asta per cui si potevano vedere le contrazioni del cazzo che implorava di ricevere ancora quegli ultimi colpetti che sarebbero stati decisivi. Alla fine, dopo innumerevoli, stop decidemmo di venire. Prima venni io e lui cominciò a sborrare subito a ruota in un tripudio di schizzi e fiotti di sperma che venivano proiettati inizialmente verso l’alto ricadendo qua e la sulle nostra gambe e poi colando lungo l’asta. Restammo alla fine per qualche minuto estasiati e senza forze pieni di gocce di sperma su tutta la parte bassa del corrpo. Alla fine ci salutammo e ogn’uno se ne andò per la sua strada. Non lo rividi più. .