1. Regalo fortuito


    Data: 17/08/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... avevamo bruciato molto, sul lungomare c�erano parecchi ristorantini tipici della zona, ci fermammo in uno che ci sembrava abbastanza curato e pulito. La cameriera era attraente, indossava una gonna corta e una canottiera colorata, si capiva che non portava il reggiseno e aveva un seno perfetto, alto e sodo, non molto grande, ma ripeto eccezionale. Mi era venuta voglia di toccarglielo. Che cos�avevo? Non mi erano mai passate per la mente queste cose, ma del resto non avevo mai visto una ragazza così bella.Nicola s�accorse che la stavo osservando e probabilmente intuì i miei traviati e viziosi pensieri. Mangiammo molto bene e soprattutto bevemmo molto. La ragazza si chiamava Jane, aveva ventinove anni e quando seppe che eravamo italiani ci disse che avrebbe desiderato visitare ben volentieri il nostro paese. Pure lui la fissava, le squadrava le tette e il fondo schiena, ogni volta che passava e s�allontanava dal nostro tavolo. Essendo così presto c�erano poche persone nei tavoli vicini, due coppie di tedeschi, una giovane, forse in viaggio di nozze, una donna sopra i cinquant�anni. Nicola s�alzò e andò al bancone dove Jane stava sistemando dei bicchieri, io ho visto che le porgeva dei soldi pensando che stesse pagando il conto, Jane gli fece un cenno, lui m�afferrò per mano e la seguimmo sul retro. Adesso eravamo nel deposito del ristorante, accatastate attorno a noi c�erano delle casse di bottiglie vuote, di lato una cella frigorifero con alcune sedie. Nicola ne afferrò una e ...
    ... la collocò nel centro della stanza. Era un po� buio, l�unica finestra che c�era era coperta dalle casse di bottiglie, io ero eccitata, malgrado ciò non mi sono nemmeno chiesta che cosa volesse compiere, già lo sapevo e lo volevo. Jane si spogliò in un attimo: era ancora più bella con quella pelle scura che brillava.Il clima era afoso, in quella stanza mancava l�aria, si sedette e divaricò le gambe appoggiandole sui braccioli della sedia. In verità scoprire quella fica rosa m�eccitò moltissimo, come se fosse la cosa più naturale del mondo, perché io mi chinai spontaneamente per leccargliela, era umida e morbidissima. A lei piaceva, visto che m�agguantò per la testa per stringermela più forte sulla sua fica eccitata. Dio, che cosa stavo facendo, mi vennero degli scrupoli di coscienza, però mi piaceva terribilmente, giacché il fatto che Nicola ci stesse osservando mi eccitava maggiormente. In quell�istante sentii la chiusura lampo dei suoi pantaloni e intuii che doveva liberare il suo cazzo certamente già gonfio, per fortuna portavo la gonna e quindi mentre io ero in ginocchio per leccare quel nuovo gusto, potevo toccarmi per scaricare un po� il piacere e il desiderio che cresceva. Le ginocchia cominciavano a farmi male, il pavimento era vecchio e macchiato, io m�alzai in piedi, Jane mi sorrise, il mio bacino era all�altezza della sua bocca. Lei mi prese una gamba e spostandosi di poco mise il mio piede appoggiato alla sedia a fianco della sua coscia tornita, cominciò a leccarmi ...