1. Interno Torinese


    Data: 26/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Vanj B.

    ... alta ma capisce che questa volta farà fatica ad avere l’orgasmo. Guarda la sua immagine allo specchio e cerca di concentrarsi senza pensare e.., finalmente riesce a rilassarsi. Don Vito, per favore può venire a guardarmi?, sento che sto per “venire”. Lui le s’avvicina e, lei un attimo prima, toglie il cazzo dalla figa che rimane molto dilatata per fargli vedere le contrazioni. Questa volta c’è voluto più tempo Maria, le chiede, come mai?. Lei senza alzarsi e tenendo le gambe spalancate risponde: Mara mi ha detto di dirle che oggi non sono stata brava. Perché?. Non ho allargato subito le gambe appena sono arrivata. Mara le ha spiegato cosa deve fare?. Si, risponde. Cosa!, me lo dica. Devo tenere sempre le gambe allargate e devo avere sempre la figa aperta. Maria, lei ha accettato di fare questo lavoro ed io esigo che lo faccia bene come io ho fatto bene il mio, deve imparare a rilassarsi e fare per bene quello che deve fare, non posso permettere che faccia quello che vuole… Mi dica Maria, vuole andare avanti o no?. Si Don Vito, mi scusi.., le prometto che non succederà più, farò tutto quello che devo nel miglior modo. Va bene Maria, le voglio credere, però non posso far finta che non sia successo; mi dica, punisce mai i suoi figli?. Si, qualche volta. Quindi pensa che sia giusto se le infliggo una punizione per questo. Penso di si, risponde lei abbassando la testa. Don Vito apre un armadio e ne preleva una verga, sembra uno di quei frustini che usano i fantini durante le corse ...
    ... dei cavalli. Prenda, le dice porgendogliela, vada da Mara e le dica che per punizione deve ricevere tre colpi da tutti. Grazie, risponde incamminandosi. Mara la vede entrare nell’ufficio con il cazzo di gomma in una mano e la verga nell’altra e capisce subito il motivo. Quanti colpi?, le chiede. Tre, risponde Maria, da tutti. Mi dia la frusta.., ora si giri e apra bene le gambe.., s‘abbassi con il busto verso il pavimento..; le darò tre frustate sul culo e, ad ogni colpo, conti a voce alta. Uno.., dice Maria, due.., tre. Le ho fatto male?. Non molto, grazie. Prenda, le dice Mara ridandole la frusta, ora dovrà girare per tutto lo stabile e dovrà chiedere a tutte le persone che ci sono di fare la stessa cosa, se le chiederanno il motivo glielo dica, le ringrazi prima di andarsene e cerchi di non tralasciare nessuno altrimenti Don Vito lo saprebbe. Il cazzo lo tenga ancora in mano e.., vedendo u’espressione di sgomento sul viso di Maria, le s’avvicina e le da un bacio sulla guancia dicendo: non se la prenda, vedrà che faranno tutti come me, le servirà a diventare più brava in futuro. Ora vada, può cominciare dalla stanza accanto, lì c’è Salvatore il fotografo, l’ha già conosciuto ricorda?. Si, risponde Maria. E faccia in fretta che dobbiamo fare le prove. Buongiorno Maria, le dice Salvatore guardandola con apprezzamento appena entra nella stanza. Lei, con voce imbarazzata dice: per favore può darmi tre colpi?, porgendogli la frusta. Perché. Non ho allargato le gambe appena sono ...
«12...131415...»