1. L'innocenza non esiste


    Data: 27/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    Serata piacevole di chiacchere inutili e inconsistenti tra lei e me , non soli i comuni amici hanno fatto da anfitrioni, l'uno per l'altra. Lei è stupenda la classica donna che è entrata negli "anta" con la signorilità di una regina e anche con l'aspetto fisico che ti costringe ad una seconda e terza occhiata, per verificare la mendacità del tempo. La prima cosa che facciamo fin dalla nascita è desiderare, desideriamo quello che vogliamo, e poi lo vogliamo e basta, così è stato per lei, ma a differenza di altre volte non ho desiderato la donna e basta... ho desiderato la slave che aveva dentro di sè che sarebbe potuta essere... Tempus fugit, nessun progetto a lungo termine, solo una fantasia ad occhi aperti mentre mi godo una vacanza attesa da oltre due anni. Ne parlo con un amica, e lei ironica mi risponde..."mmmh traviare un innocente...non si fa!", è in quel momento che ascolto la mia voce parlare e formulare una risposta,è come se la ascoltassi dall'esterno del mio corpo, sono io eppure un po' mi meraviglio. "L'innocenza non esiste, l'innocenza è qualcosa che crediamo di avere, un alibi per la paura di provare qualcosa con cui siamo stati educati a spaventarci, l'innocenza spesso è un abito scomodo di cui non vediamo l'ora di spogliarci, esattamente come i vestiti che lasciamo cadere a terra, scompostamente sul pavimento, prima di fare l'amore, prima di consumare del sesso voluto e agognato, prima di fare BDSM". Si sono stato io a dire questa cosa e ieri sera ti ho ...
    ... rivista ancora, bella, sorridente, desiderabile, la mia voglia di te è percepibile, ma sono discreto e il mio tocco non è andato oltre che aggiustarti quello scialle sulle spalle nude e abbronzate,mentre il vento di scirocco rinfresca leggermente l'aria. I polpastrelli che sfiorano leggermente la pelle al di sopra della spalla scivolando quasi per caso sul collo e una scapola. Il tuo fremito, che non è sfuggito ad entrambi, il tuo sguardo che mi interroga con la bocca leggermente aperta, una piccola "o" schiacciata circondata dalle tue labbra carnose e belle anche senza un filo di trucco. La sera trascorre e arriva il momento dei saluti, ti vuoi ritirare, senti addosso la stanchezza dici, il saluto solito fatto di un casto abbraccio e di anche più casti baci sulle guance, io che riaccompagno a casa i miei amici e poi mi dirigo a mia volta verso il letto a casa, le mani che vanno nelle tasche a sincerarsi della presenza delle chiavi, e le trovano, insieme ad un piccolo pezzo di cartoncino. Il numero lei di telefono scritto a penna dietro di esso, soppeso battendolo contro il palmo dell'altra mano valutando se chiamarla ora. E' tardi opto per un sms e poi riprendo il mio cammino verso casa, non mi aspetto una risposta, non spero più da tempo, ma il telefono vibra, ed è una risposta fatta di una frase sola:"se hai voglia raggiungimi". Penso...penso...e quando smetto di pensare sono dinanzi alla sua porta, indugio sul suonare, ma la porta si apre prima che mi risolva su qualsiasi ...
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