1. L'innocenza non esiste


    Data: 27/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... dilemma. Mi aspettava, e mi ha visto arrivare da lontano dal balconcino immerso in questo buio di questa via stretta, la porta si richiude, questa volta sono io a rompere ogni esitazione e a spingerla spalle al muro mentre incollo la mia bocca alla sua. Si schiude, si schiude esattamente con un fiore alla luce , il suo sapore è dolce, la sua pelle profumata e calda di sole. Le sue mani indugiano un attimo prima di cingermi il collo, prima di sentire i suoi palmi attorno alla mia nuca, le mie si impadroniscono dei seni, la cui scollatura generosa, mi ha lasciato intuire e desiderare sopratutto. I primi baci sono fame, e sete, bisogni primari da soddisfare prima di passare ad altro, prima di avere la tua mano che circonda la mia e fa strada su per le scale accompagnandoci alla camera da letto. Il suo culo è perfetto, lo accarezzo e poi semplicemente lo schiaffeggio, sobbalza, non si lamenta, non mi chiede perchè, non dice nulla , non smette neppure di salire le scale, solo rallenta, quasi a volersi esporre di più. calo la mano altre due volte e l'ultima afferro quella carne ancora soda, la prenderei ora, lì sulle scale, ...
    ... se non fossimo arrivati in cima ad esse, e la camera si apre fiocamente illuminata dalla abatjour. A quel punto si gira di nuovo e ancora incontra il mio sguardo, un altro bacio, ma questa volta più rilassato, calmo, gustato, assaporato, le sue mani contro il mio petto ora scendono verso il basso e afferrano la cintura che regge i miei pantaloni. La slaccia, mi aspetto che ora le sue mani curate si impadroniscano della cerniera, semplicemente invece sfilano la cintura dai passanti e me la porgono. Altrettanto, semplicemente le dico di spogliarsi del tutto e poi piegarsi contro il letto, esegue docilmente. Accarezzo la sua guancia scivolando lungo la schiena sino alla colonna vertebrale, la percorro tediosamente lento sino al solco del culo, la mia mano si insinua a saggiare la sua umidità, che porto alla mia bocca, avremo tempo per assaggiarci con più calma...dopo. La cintura pende dalla mia mano, sfiorando le gambe ripetutamente, quel tremito che hanno, quando le incontra, non mi sfugge. Sollevo il braccio, la cintura fende l'aria, e volta dopo volta, lascia cadere a brandelli ogni suo residuo scampolo di innocenza. 
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