1. La mia prima volta non in programma


    Data: 28/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Romalaquila

    Forse è un racconto banale e un'esperienza comune a molti qui sul sito ma ho deciso comunque di condividerla con voi.
    
    Sono Diego (non il mio vero nome) un ragazzo di 23 anni di Roma e studente fuori sede a l'Aquila, corpo non muscoloso ma definito con due belle gambe e a quanto dicono un bel culo (forse grazie alla pallavolo).
    
    Ho preso coscienza della mia bisessualità da qualche anno ma non ho mai avuto esperienze con persone del mio stesso sesso fino a due anni fa, quando ho deciso di incontrare un uomo.
    
    Avevo sempre le solite chat installate sul cellulare e su una di queste iniziai a parlare con un tipo sulla trentina (che chiamerò Luca): sembrava simpatico, bel fisico leggermente peloso, una faccia bella porca e un cazzo sui 18 cm. L'età non era un problema anzi, essendo più grande di me avrebbe già saputo come sverginare un culetto stretto come il mio e confesso che sono sempre stato eccitato dai trentenni.
    
    Dopo esserci quindi scambiati foto e aver scambiato quattro chiacchiere tramite chat arrivò la fatidica domanda: “ci incontriamo?”. Li come al solito mi gelai. Avevo il cazzo duro grazie alle foto che mi aveva inviato e le mutande erano già bagnate di precum: iniziai a masturbarmi lentamente pensando a quel cazzo che mi scopava la bocca e a cosa avrebbe potuto fare al mio culo. Avevo una voglia matta di provare a fare un pompino e chissà cos'altro e riuscii a fermarmi in tempo per non venire. Tentennai un po' per paura e un po' perché non ero sicuro di chi ...
    ... mi sarei trovato davanti, ma alla fine mi feci coraggio e risposi: “si”.
    
    Ci demmo appuntamento alla piazza della basilica dove mi sarebbe venuto a prendere verso le dieci e mezza. Mentre andavo verso il luogo d'incontro mi sono fumato una sigaretta ma l'agitazione non scendeva e il freddo non aiutava a calmarmi. Percorrendo il viale alberato in lontananza vidi due fari accesi sul marciapiede e una volta avvicinato alla portiera mi chinai leggermente sentendomi un po' mignotta nel gesto; lui abbassò il finestrino e sorrise chiedendomi se fossi Diego.
    
    Il viso era rassicurante, lo stesso delle foto. I denti bianchissimi erano contornati da due labbra scure e una barba curata, completamente moro, sia di peli che di capelli. Annuii e salii in macchina.
    
    Mi mise a mio agio iniziando a chiacchierare mentre ci recavamo in un punto più appartato sulla cima di Roio, la montagna vicino l'Aquila. Mi disse che era un militare (sexy!) e che spesso lavorava anche a Roma vicino le mie zone. Poi il discorso si fece più piccante e mi chiese quali erano le mie esperienze sessuali, io risposi che oltre a scopare qualche ragazza non avevo fatto nulla con uomini. A quel punto mi mise una mano sulla coscia (più verso l'inguine che sulla coscia) e iniziando ad accarezzarla mi disse: “Non preoccuparti, rimediamo sta sera”. Io che ancora non mi ero lasciato completamente andare risposi: “Se non ti dispiace vorrei andarci piano, magari fare qualcosa di soft per la prima volta”. Lui acconsentì ...
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