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La mia prima volta non in programma
Data: 28/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Romalaquila
... senza problemi, evidentemente se lo aspettava. Nel frattempo il cazzo mi si era fatto duro e imitai il suo gesto mettendo la mia mano sul suo inguine. La feci scorrere e piano piano la spostai verso il suo pacco che si stava indurendo. Ero riuscito a prendere coraggio, non credevo a cosa stavo facendo. Una volta arrivati uscimmo dalla macchina e dopo esserci fumati una sigaretta ci mettemmo sui sedili posteriori. Lui sempre con il sorriso in volto e io irrigidito come non mai. Ci iniziammo a spogliare fino a rimanere in mutande. Luca si avvicinò e iniziò ad accarezzarmi non lasciandosi sfuggire ogni centimetro del mio corpo, io lo imitai. Da quel momento in poi il ghiaccio era già bello che sciolto. Ci baciammo, le lingue si unirono in una danza umida e calda, lui succhiava la mia e io la sua, lo leccai sul collo e lui nell'orecchio. Iniziai quindi a scendere e passai ai capezzoli che si erano già induriti. Li leccai, li strizzai con le dita e mentre li inumidivo per bene gli misi una mano in mezzo alle gambe per toccargli quel pezzo di carne che si era indurito e non vedeva l'ora di uscire allo scoperto. Lo accontentai e mentre leccavo gli addominali leggermente accennati dagli anni di nuoto che mi aveva detto di aver fatto, gli sfilai le mutande liberando così il cazzo di 18 cm in tutta la sua perfezione ed erezione. Non era enorme, era perfetto nelle misure e nella forma. Mi ci fiondai e più voglioso che mai aprii la bocca assaporando per la prima volta il ...
... gusto di un cazzo e del liquido che stava iniziando a uscire dalla cappella. Lo leccai e lo succhiai imitando ciò che avevo più volte sognato di fare guardando i porno: sapeva di pulito con una punta di aspro. Mi impegnai e mentre lo succhiavo facendo su e giù riuscivo a sentire ogni vena che scorreva sulle mie labbra, andando ogni volta sempre più in basso e riuscendo a prenderlo quasi tutto in bocca. Luca gemeva, sbuffando ad ogni affondo che eseguivo e mi lasciava fare. Mi piaceva gestire il ritmo, sentire quel maschio sotto il mio controllo, vedere come la sua virilità si faceva piccola e veniva risucchiata dalla mia bocca. Mentre il suo cazzo spariva nella mia gola e io diventavo sempre più abile nell'ingoiare la sua mazza, Luca allungò le mani sul mio culo togliendomi i boxer e iniziò a passare la mano destra sui miei glutei mentre aveva la sinistra sulla mia nuca. Lui era seduto sul sedile dell'auto mentre io ero a pecora col culo all'insù verso il finestrino, e senza che me ne accorgessi stava iniziando a infilare il medio nel mio culo vergine. Non opposi resistenza, pensando che non saremmo andati oltre ma dopo una decina di minuti e dopo avermi messo tre dita inumidite nel culo mi chiese: “Ti va di provare a prenderlo?”. Non pensavo di essere così cagna e acconsentii senza pensarci due volte. Mi fece quindi mettere con il corpo verso i sedili anteriori e il culo all'insù, all'altezza del suo viso. Mi leccò il buchetto per inumidirlo e la sensazione mi stava facendo ...