1. Nei cessi dell'autogrill


    Data: 28/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    Quella mattina ero partito prestissimo; era giugno inoltrato, alle cinque a Bergamo c’era già luce abbastanza e così mi ero messo in viaggio diretto a Vicenza. Alle sei ero dalle parti di Verona e mi sono fermato per un caffè al grill della Bauli. Sono sceso in toilette, per fare pipì, di solito la faccio in piedi, negli orinatoi, ma c’era un ragazzo lì che pisciava, quindi per stare da solo sono entrato in un camerino, ma senza chiudere, tanto dovevo pisciare e basta. Una volta fatta, sono uscito dal camerino tirandomi su la cerniera dei jeans e ho visto il tizio ancora in piedi davanti all’orinale. Che pisciata lunga, pensavo; tra l’altro vedendo i movimenti della mano, forse se lo stava scrollando, pensavo.
    
    Mentre mi lavavo le mani ai lavandini lì davanti, quasi senza pensarci, girai ancora la testa e questa volta lo vidi bene. Il tizio si stava facendo una sega, se lo menava lentamente, con cura, e guardava verso me.
    
    Che stronzo, faccia quello che vuole, se gli piace masturbarsi, fatti suoi. Lo riguardai, tra l’altro nemmeno un brutto ragazzo: volevo dirgli, figliolo, ma perché non ti trovi una compagna, sono sicuro che qualcuna disponibile la puoi trovare e, davvero, è più divertente in due che così, davanti al pisciatoio dell’autogrill.
    
    Lui deve avere equivocato i miei sguardi, adesso si era girato verso me e me lo mostrava. Sorrideva e mi invitava ad avvicinarmi.
    
    - Vieni qui, mi diceva con accento straniero, dai vieni qui.
    
    Scrollai le spalle, mi girai ...
    ... e mi asciugai le mani. Ma intanto, stranamente, restavo lì, non me ne andavo.
    
    - Ma cosa mi è preso, stavo dicendo a me stesso, quello lì si fa una sega e ti chiama, e tu invece di andare di sopra al bar, a prenderti il tuo caffè, te ne stai lì a guardare con la coda dell’occhio, e guardi uno che si tira le seghe. E perché gli guardi il cazzo? Non sei mica un ricchione, almeno finora non lo sei mai stato. Ma cosa fai, adesso?
    
    Mi sembrava di essere diventato doppio, un distinto commercialista che va a Vicenza, per una riunione sul bilancio, con tanto di giacca, la cravatta no, quella è sul sedile della bmw, la metto su dopo, quando arrivo; un distinto commercialista, con fama di sciupafemmine, con tanto di moglie regolare, più un’amica extracontrattuale a Vicenza, più qualche altra fidanzatina occasionale quando capita, un professionista di successo che sta a guardare il cazzo di un segaiolo.
    
    E cosa fai, adesso, invece di andare su e aspettare la telefonata della tua amica, che magari stamattina riesce a liberarsi, e visto che la riunione sul bilancio è fissata per le 14, se lei si libera, riesci anche a farne una di straforo?
    
    E in effetti, alle sette lei dovrebbe telefonarmi per dirmi che è libera, che il maritino suo tanto cornuto e tanto contento è uscito, e io posso fermarmi da lei, il tempo giusto per fare colazione e sesso insieme; di solito facciamo un po’ l’uno e un po’ l’altra, ed è bello farselo ciucciare, bevendo una tazza di caffelatte, e leccargliela ...
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