Fiesta
Data: 29/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Sybelle
Fiesta. Erano soliti chiudere le esibizioni con quel brano delirante, dal sapore agrodolce. Ed era impossibile, con tutto l'alcool che veniva assunto durante la festa, non mettersi a saltare, abbracciarsi, ridere, cantare (beh, per quanto sia possibile cantare, in quelle condizioni). Celebrare la vita, ridendole in faccia nonostante tutto. Hai presente, no? Quello dei Pogues. Aspetta, forse è il caso di riavvolgere un attimo e spiegare meglio la situazione. La città è una qualsiasi città di provincia. Una di quelle che tutti si promettono di lasciare per inseguire i propri sogni,volare via liberi. Salvo poi restare, presi a calci dalla realtà. O impietriti dalla paura. O, peggio ancora, tornare dopo qualche mese o anno, doppiamente insoddisfatti Non l'ho mai capito con certezza. Bel posto, dirai tu. Ogni persona ha quel che si merita, aggiungo io. Non ho mai voluto essere una velina, una donna in carriera, una che vive come vien mostrato nelle serie tv o nei film. Sono una di quelle persone che ha sempre voluto soltanto vivere una vita tranquilla senza troppi alti e bassi e, con un po' di fortuna, ci riuscirò. È da mediocre? Sticazzi. Mai sopportate le montagne russe. Per me, quella provocata dal brucomela è sempre stato il massimo, di adrenalina. Però! Lo so, che te l'aspettavi. C'è sempre un però, altrimenti il tutto si risolverebbe con a che incontra b, copulano, fine. E no, non funziona così. Dicevo, però. Ogni anno, col caldo afoso, le zanzare, il tempo che smette di ...
... esser lento per fermarsi del tutto, arriva LA festa. Non una festa, ma LA festa. Una notte in cui si beve, si balla, succede di tutto. Ma di tutto sul serio, eh, mica tanto per dire. Un anno, i figli di Gianni Centomini (chiamato così perché particolarmente corpulento), in preda ai fumi dell'alcool hanno legato il padre, lo hanno messo in un carrello del market e hanno provato a fargli fare la formula uno, trainandolo con il trattore. Ci hanno provato senza riuscirci perché alla prima curva il carrello con il poveretto si è ribaltato e per tirarlo fuori son dovute intervenire altre 4 persone,con tanto di tronchesi. Insomma, un baccanale 2.0 . Scusa la digressione, ma è qualcosa che mi fa ridere, ogni volta. Oltre tutte queste belle cose, i gruppi locali hanno la possibilità di esibirsi il che, se devo essere onesta, non è cosa da poco, visto anche il contesto. Certo, non sarà un palco di rilevanza nazionale (non c'è stato neppure il palco, alcuni anni, a dirla tutta) e neppure di rilevanza regionale, ma è comunque un ottimo modo per far casino divertendosi e facendo divertire. E, tra i vari gruppi, anche i miei amici, suonano, tutti gli anni. Come ti dicevo all'inizio, chiudevano le esibizioni in grande stile, con quel pezzo dei Pogues. La serata era partita bene, con il consueto aperitivo di rito con i soliti amici e le solite amiche. Ora, non so se ti è mai capitato di incontrare quel genere di persone che sembrano sfuocate. Non invisibili, sia chiaro. È come se si sforzassero ...