Piramide umana (enrico, e poi giò) (4)
Data: 02/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... tutta nel mio corpo tremante di libidine.
"Sì, riempimi, tesoro! Saziami col tuo seme! Farciscimi col tuo buon latte succoso!", lo esorto, ansimando di gusto. Sento il mio fiato nelle mie orecchie e il cuore che mi batte in testa. Poi, d'un tratto si diffonde un sibilo e un flusso potente e lunghissimo mi percuote la prostata. Spalanco gli occhi e la bocca e non mi contengo più. Ripetuti spasmi mi fanno sussultare sulla pancia dello stallone e mi dimeno come un ossesso sollevando e abbassando il petto. Continui gorgoglii mi escono dalla gola e sbavo dalle labbra. Nonostante non sia molto lucido, riesco a vedere il moro e il biondo leggermente scostati da me, stupiti per la reazione del mio corpo che, nonostante abbiano provato anche loro poco fa, non credevano fosse di tale natura.
Una contrazine più forte mi fa inarcare la schiena talmente tanto che quasi mi si spezza. Rovescio il capo indietro e stacco una mano dal letto facendomela scivolare dalla pancia giù fino al solco. Mi accarezzo la rosellina spampanata e violata e insieme anche l'asta dello stallone e i suoi coglioni, che, nel pieno dell'orgasmo, si stanno contraendo senza sosta nell'atto di sparare tutto il loro contenuto nel mio budello.
Quando io finalmente smorzo un po' il mio piacere, il ricciolone è lì che, invece, ancora si divincola sul letto. "Che c'è? Che hai?", gli chiedo.
"Devo venire ancora... ancora...".
"Ancora?!", chiede incredulo il moro.
"S... sì...", risponde quello con un ...
... filo di voce. D'altronde, il mio sfintere non ha smesso completamente di contrarsi e questo stimola il suo cazzo. "Ecco... ecco... Sparo!!!", ci annuncia, e di nuovo sento l'asta gonfiarsi e dilatarmi il buco. Con una mano corro al solco e aggrotto la fronte.
"Oh merda! Così fai godere di nuovo anche me!", gli comunico, e una fiammata repentina risale dallo sfintere fino al cervello, scatenandomi un orgasmo anale dirompente. Lo schizzo di sborra colpisce ancora una volta la mia prostata e mi dimeno sul ventre dello stallone strusciandoci le chiappe contro. Il ricciolone solleva il bacino ad intervalli regolari e me lo sbatte contro le natiche, svuotandosi i lombi finché non ci rimane dentro neanche una goccia.
Poi mi accascio sul suo corpo e tutti e due ansimiamo per diversi minuti in attesa che il piacere diminuisca a poco a poco. Il cazzo scivola fuori dal mio buco e rotolo di lato.
"Ne avete di roba da bere voi due! Sono pieno come un otre!", dico ai due schiavetti, sospirando. I loro occhi si illuminano e si leccano le labbra. Mi siedo sul bordo del letto con le gambe aperte e sollevate e faccio mettere accanto a me il ricciolone ordinandogli di massaggiarmi il perineo. Il moro e il biondo si inginocchiano a terra tra le mie cosce e aspettano impazienti che schizzi il nettare che il loro compare mi ha scaricato in corpo.
La mia rosellina si apre piano piano e dopo pochi secondi il seme inizia a fluire. Lo sento scendere giù dagli intestini e poi attraversare ...