1. Nel parcheggio della discoteca.


    Data: 04/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: passivellobello

    ... imbarazzante, accompagnato da un russare indecoroso, un maialino. Tenera. Tutto sommato la capivo. Mi sedetti sul ciglio del marciapiede, stavo male, dovevo riprendermi. Sigaretta?finite! Cazzo!
    
    La gente usciva, mi guardava e io, scroccavo tabacco che sembrava non arrivare mai!
    
    Vedrai, una sigaretta! Non si va in fallimento dopo averne offerta una! Pidocchi!
    
    Il locale si era svuotato, il parcheggio quasi.
    
    I venditori ambulanti stavano smontando baracca e burattini. Di Laura nessun segnale.
    
    In lontananza vidi un ragazzo con un puntino lucente che, di tanto in tanto, avvicinandosi alla bocca ardeva.MI avvicinai e sconsolato domandai cordialmente una sigaretta. Il suo viso duro e barbuto lasciava presagire un no, l'ennesimo. Invece mi disse -《io ti do una sigaretta ma tu mi fai una bocca》-.
    
    Accettai ovviamente. Gli avrei succhiato il cazzo anche senza sigaretta. Maglia aderente nera e pantaloni da rapper non lasciavano intendere nulla. Ci si recò dietro un grosso cespuglio di conifere.
    
    Mi infilò la lingua in bocca, io avevo la mano sul suo cazzo che lentamente prese corpo e raggiunse un'importanza consistente.
    
    Mi inginocchiai gli tira giù la zip estrasse il cazzo, duro e venoso. Un lampione gli illuminava la cappella. Lucente.
    
    Larga, mi chiamava come un richiamo ipnotico. Lo succhiai in tutta la sua lunghezza. L'asta dura, lui di tanto in tanto nel gemere, mi dava della troia.
    
    Mi inclinò la faccia e me lo sparò dritto in gola. Lo pompavo e lo ...
    ... guardavo negli occhi. Quel volto severo svelò rivelarsi un master in pieno calore, tanto che mi sputò in faccia. Disse che ero una cagna di merda e che da tale, dovevo essere trattata.
    
    Estrasse il suo cazzo dalla mia gola, mi girò e infilò la sua lingua battente sul mio buco, eccitato e voglioso. Aveva il cazzo bagnato dalla mia saliva. Me lo infilò severamente nel buco. Mentre mi fotteva il culo mi metteva un dito in bocca.
    
    Mi sentivo davvero suo anzi, mi sentivo un mero oggetto di godimento.
    
    Il suo ansimare divenne sempre più frettoloso... avevo il buco ardente. Poco dopo percepii che il suo cazzo era pronto per farcirmi l'altro anale.
    
    -《Sborro cazzo, sborro》- esclamò. In men che non si dica avevo il buchetto sommerso di seme caldo. Pensavo lo sfilasse. Invece no, continuò a muoversi dentro di me, a sto giro non velocemente. Piano piano. Mi spiegò che da troia dovevo essere usata e ridicolizzata. Sentivo il suo cazzo ammosciarsi, nel contempo però, il mio culo subiva una sensazione strana.
    
    -《TI riempio di piscio adesso.》-
    
    Ragazzi me l'aveva fatta dentro a mia insaputa. Mi toccai il cazzone, dopo due smanettate sborrai con fiottoni di sperma assurdi.
    
    -《Adesso svuotati, voglio vederti! 》- mi abbassai espellendo quel mix di sperma e urina. Mi sputò addosso.
    
    Il ragazzo aveva un accento livornese. Prese un pacchetto di sigarette nuovo dalla tasca e nel gettarmelo in terra se ne andò. Mi lasciò li.
    
    Ricomponendomi andai verso Laura. Dormiva come un ...