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Racconto della mia amica Giuliana
Data: 04/05/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Rot43
... sento la sua mano frizionare e salire indisturbata oltre la coscia, sfiorando i bordi delle mie mutande. La sua voce si fa più bassa e intensa mentre continua a parlare. Mi guardo intorno e invoco con gli occhi un intervento di Marco che ora se ne sta seduto, muto nella poltrona davanti a me, con in una mano la sigaretta e nell'altra un bicchiere godendosi la scena. Non parla, ma sento il suo sguardo libidinoso penetrare sotto la mia gonna e sul suo volto ora campeggia un ghigno da vero porco, ma questo inspiegabilmente mi sta eccitando. In parte per curiosità e in parte per via dell’alcol ancora in corpo, non mi sento in grado di accennare ad una reazione, perciò mi lascio andare e concedo campo libero a Paolo. IX Parte Paolo non ci mette molto ad approfittare della mia arrendevolezza e in pochi istanti varca il suo, ma soprattutto il mio confine rappresentato dai bordi delle mie mutandine; la sua mano si fa strada al loro interno. Ogni centimetro delle sue mani lungo il mio corpo fa crescere la sua eccitazione, e da gran porco qual è me la fa avvertire: sento in corrispondenza della patta dei suoi pantaloni l’erezione del suo pene sotto la pianta del mio piede. Il suo cazzo turgido e pulsante si muove nei suoi calzoni ed ora mi trovo a strofinare la pianta contro il suo membro, la sua asta vibra e percepisco che la sua cappella è in fiamme e pronta a schizzare. Il suo respiro aumenta e si fa pesante e questi preliminari rendono insopportabile l’attesa anche per lui. Di ...
... istinto si sbottona la patta e tira fuori il suo grosso e robusto uccello dalla cappella rossa viva, e lo incastra tra i miei piedi. Da questo momento la situazione non lascia più spazio a nulla, non ci sono più regole e infatti in un baleno mi ritrovo Marco affianco che senza tanti formalismi affonda la sua mano nella mia scollatura e incurante mi palpa vigorosamente il seno. Fino a pochi istanti fa quello stronzetto se ne stava seduto sulla poltrona ad osservare timidamente fino a dove io o il suo amico ci fossimo spinti; il flirt continuo di Paolo nei miei confronti, non lo avevo lasciato indifferente per tutta la serata e credo che l’eventuale esito positivo di un mio cedimento abbia acceso in lui strani appetiti che hanno dato vita in lui, ad un turbine di emozioni che però ora stavano forse troppo velocemente interpellando la sua coscienza; mettendolo così davanti ad una scelta ben precisa: evitare qualsiasi tipo di attenzione verso di me dimostrando di essere la persona innamorata e fedele che soltanto poche ore fa a tavola affermava di essere oppure non farsi sfuggire un’occasione così prelibata come quella di scoparsi la migliore amica separata e arrapata della sua compagna, rischiando poi di essere sputtanato da questa? Le sue mani tra le mie tette ora stanno cancellando ogni ragionevole dubbio; le sento veloci palpare, stringere e pizzicare le areole, stimolando così la mia eccitazione. Il suo braccio addirittura mi cinge il collo e le sue labbra si stampano contro le ...