Il venditore ambulante 4 -paparino- xii
Data: 04/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Soundserio
Quasi con sguardo assassino Luigi scostò la mano, ma non mi feci prendere dallo spavento e istantaneamente feci scivolare ancora una volta il palmo tra le sue gambe –“Gabriele devo andare, fai da bravo, ci sentiamo via messaggio”- voltò le spalle aprendo il portone e scappò via con l’ascensore. Non rimasi deluso dall’incontro, in fondo non aveva chiuso tutte le porte con me e, quell’erezione, ne era la pura dimostrazione. Tornai a lavoro sulle relazioni e prendendo il telefono alla mano trovai un sms di Vincenzo –“Ciao Gabri, finalmente mi laureo! Mi farebbe molto piacere che fossi presente in questo importante traguardo della mia vita. Discuto lunedì mattina in aula A, ti aspetto”- tra noi, nelle giornate trascorse in montagna, nacque un vero affetto e una stima reciproca –“Sono davvero felice, mi farebbe davvero piacere assistere alla discussione, ma ho un impegno improrogabile per quella mattina. Perdonami davvero. Un grande in bocca al lupo e festeggeremo insieme un altro momento”- avevo rimosso che quel lunedì mattina vi era la riunione condominiale alla quale la signora Domenica mi aveva delegato –“Non riesci proprio? In ogni caso festeggio durante il pomeriggio presso la sala ricevimento del ********** ci saranno anche Andrea e Paolo, se manchi non te lo perdono!”- , -“Farò di tutto per esserci”- e interrompemmo la conversazione con degli smile. Ero davvero felice, se lo meritava davvero dopo tutti i sacrifici fatti. Tornai chino sul lavoro, ma da li a poco la ...
... concentrazione venne di nuovo catturata dal telefono –“Allora porca che hai fatto a mio figlio?”- era Franco –“Niente, non si è fidato”- , -“E’ ritornato tutto scosso, pensavo ti fossi fatta aprire come una maiala”- , -“Magariiii, ma niente da fare”- , -“E hai voglia scommetto?”- , -“Da morire”- , -“E se passa il paparino?”- , -“Mmmmh”- L’ormone impazzì di nuovo –“Che dici? Mi libero mezzora?”- avrei dovuto concludere la relazione, ma per una scopata ne valeva sempre la pena mollare tutto –“Ti aspetto”-. Andai di corsa in camera e infilai un bellissimo perizoma nero, da lui regalatomi, rindossai il jeans strappato sul culetto e da sopra l’armadio, ben nascosti, tirai fuori un vertiginoso tacco borchiato. Liberai il tavolo della cucina dalle cianfrusaglie di lavoro e attesi l’arrivo comodamente seduto sul divano.
-ZZZZZZZZZZ-
-“Chi è?-
-“Il paparino”-
-“Sali”-
Lasciai aperto l’ingresso e attesi l’arrivo dell’uomo di spalle in cucina in fronte al lavandino, inclinai la schiena sporgendo il fondoschiena e aspettai. Il portone si chiuse, il rumore dei passi si fece sempre più vicino, senza voltarmi sentii un mazzo di chiavi cadere sul tavolo e l’uomo avvicinarsi alle spalle –“Sei bellissima maialina”- sussurrò all’orecchio mentre le due grandi mani cominciarono a scivolare sul corpo che iniziava a scaldarsi –“Ti piaccio?”- , -“Si, sei stupenda”- una mano scese sui glutei scoperti e BANG! –“Sei calda?”- domandò cambiando tono –“Siii”- sibilai bramosamente –“Brava”-.
La ...