1. La mia segretaria Padrona 5


    Data: 05/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80

    Mi lasciò tranquillo per qualche giorno, giusto per incassare il colpo, a parte qualche piccolo giochetto psicologico giusto per ribadire il suo potere. Ma fisicamente nulla. Una mattina venne da me e mi disse di liberarmi per la serata. Poi mi ordinó di masturbarmi, lì seduta stante di fronte a lei e di venire prima possibile. Mi segai velocemente e sborrai nelle mutande come mi aveva ordinato. Tornò dopo un'ora con la stessa richiesta. Di nuovo eseguii mettendoci più tempo. Dopo un'altra ora fu di nuovo a chiedere la stessa cosa, una sega nelle mutande. Stavolta fu più difficile ancora. Subito dopo la pausa pranzo ci pensó lei, con il suo aiuto venni per la quarta volta con il cazzo arrossato e sborrando solo poche gocce. Le mutande erano collose e ormai da buttare. Sì ripresentó regolarmente a distanza di un'ora, non rassegnandosi al fatto che l'erezione passò da difficile a impossible, aumentando solo il mio rossore. Prima di uscire volle riprovare, insistendo riuscii ad avere una mezza erezione ma fu impossibile andare avanti. Mi ordinó di raggiungerla a casa. Mi fece spogliare, poi mi ispezionó accuratamente il cazzo. "Povero caro, sei davvero arrossato. So io come fartelo passare." Mi fece mettere in ginocchio davanti al divano, poi mi mise tra le gambe una tazza di acqua e ghiaccio. Mi fece accucciare in modo da immergere i genitali. "Aspettami mentre vado a cambiarmi". Tornò vestita con tacchi alti, autoreggenti, un reggiseno di pizzo e un paio di slip. Si mise ...
    ... davanti a me, aprí le gambe e con un gesto mi mostrò che gli slip avevano una apertura per mostrare la figa. "Ora leccamela, avanti. Ma non togliere i tuoi gioielli dall'acqua" Mi avvicinai e infilai la testa tra le sue gambe, mi misi a leccare partendo dal clitoride, poi giù sulle labbra e in mezzo, infilando la lingua. Si spostò in avanti e scostó gli slip per farmi leccare anche il buco del culo. Quando mi fece fermare era completamente bagnata e aperta. "Guarda che bella figa bagnata, vorresti scoparmi magari..." "Sì padrona mi piacerebbe..." "Metti il cazzo qua che vediamo" mi fece alzare e lo prese in mano ma tra le seghe ripetute e il bagno ghiacciato non riuscii ad avere una erezione. Seguirono ordini e minacce ma non si mosse nulla. Mi prese per le palle e mi portó di là in camera, mi fece indossare uno strap-on che prese da un cassetto. "Ora mi scoperai con questo. Cosa credevi? Di scoparmi sul serio? Una padrona non scopa mai con il suo schiavo. Ti ho fatto segare fino a sfinirti e poi il ghiaccio perché non volevo la tua erezione. Sei un vibratore umano ora, non osare baciarmi o toccarmi le tette, hai solo la funzione di sbattermi con questo cazzo finto. E SE non vengo ti faccio stuprare in strada." Sì mise sul letto di schiena e mi misi sopra. Guidato dalla sua mano infilai lo strap-on e cominciai a fare su e giù. Mi diceva cosa fare, se aumentare o diminuire velocità e intensità. Poi ordinó di sfilarlo tutto e rimetterlo. Mi fece uscire, si girò e mi ordinó di ...
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