1. una piccola vendetta


    Data: 05/05/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: indomita

    Quando gli ospiti arrivarono , la prima cosa che videro, entrando in cucina, fu lei, legata al tavolo, prona, con il suo bel culo esposto e le gambe aperte. Le braccia, tese, erano state legate alle gambe anteriori del tavolo; le gambe, divaricate e piegate sulle ginocchia, attaccate quelle posteriori attraverso le caviglie. Dava l�idea di un maiale pronto a essere infornato, ma al posto di una mela, in bocca, aveva le sue mutandine. Lui era stato costretto ad infilargliele perché non la smetteva di urlare. Era iIncredibilmente vestita per la festa, con un corsetto nero strettissimo con i seni che prorompevano dalla stoffa come due meloni; sotto una svolazzante gonna di tulle nero, che si alzava facilmente; spalle nude, capelli racchiusi a coda di cavallo, per poterla afferrare meglio. Lui aveva deciso di punirla così, umiliandola davanti ai suoi amici, stufo del suo continuo flirtare con tutti, davanti ai suoi occhi.Accolse gli ospiti con grandi sorrisi ed estrema gentilezza, offrì subito un calice di vino, mentre si godeva le loro facce stupite, chiacchierando amabilmente. Le si avvicinò, la tirò per la coda, costringendola a mostrare il volto, le diede un lungo bacio sulla guancia, dicendole che l�amava, e subito dopo, versò l�intero calice di vino bianco ghiacciato tra la testa e le spalle, esordendo: - Cari amici la signora, mia compagna, è una grandissima troia, in cerca sempre di conferme, ama civettare con tutti, ma stasera sono io a decidere che puttana è e ve la ...
    ... offro.- Nel sollevarle la gonna, le mise una mano in mezzo alle gambe per esibire quella deliziosa fica tutta depilata. La posizione in cui l�aveva legata offriva una panoramica completa dei suoi buchi, con il culo in primo piano a seguire la linea del perineo fino alle grandi labbra, di un rosso quasi violaceo. Delicatamente prese ad accarezzarle le natiche, trasformando lentamente le carezze in palpatine sempre più insistenti, invitando gli ospiti a fare altrettanto per prendere confidenza con il suo corpo.Una delle sue sedicenti amiche colse al volo l�opportunità per vendicarsi di quella stronza esuberante che piaceva a tutti, dandole enormi e pesanti schiaffoni sul sedere, a ripetizione, uno dietro l�altro, senza fermarsi, quasi a voler scaricare tutta la rabbia e il rancore che nutriva nei suoi confronti. Il suo compagno cominciava a divertirsi mentre la mente gli si affollava delle peggiori fantasie, tra cui quella di infilarle una radice di zenzero nel culo, cosa che fece anche con una certa crudeltà. Lei si contrasse e per istinto strinse le natiche, peggiorando la situazione perché lo zenzero, profondamente urticante, si infilò ancora più dentro, provocandole un grandissimo bruciore. Ben sapendo lui che la tortura era insopportabile si offrì di privarsi della delizia del suo viso sofferente se avesse spompinato tutti gli uomini presenti, in tutto 3, escluso lui; altrettante erano le signore. Certo non era nella condizione di poter scegliere, per cui lui allontanò il ...
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