In aperta campagna
Data: 05/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CercoDadAttivi
Sono Marco, un bel ragazzo di 20 anni, alto con un bel corpo scolpito. Il mio punto forte è il fondo schiena, veramente mozzafiato. Alcuni miei amici hanno affittato una casa vicino al mare in un piccolo paesino difficilissimo da raggiungere! Prendo l’auto e parto la mattina molto presto. Imbocco la statale e comincia la mia avventura alla ricerca del “paese sperduto”.
Dopo circa un’ora di tragitto, mi fermo a fare rifornimento. Chiedo informazioni su come raggiungere il paese al ragazzo che vi lavora, che non è niente male, ma purtroppo è troppo giovane e io ho una particolare attrazione per gli uomini maturi. Mi dice anche lui che è molto difficile arrivarci perché, ad un certo punto, bisogna abbandonare la strada asfaltata e avventurarsi su sentieri sterrati. Proseguo. Ecco il bivio per il paese nel quale devo entrare, per poi imboccare i famosi sentieri agresti.
Lo spettacolo che mi si presenta è, a dir poco, desolante: campagna, campagna e ancora campagna, non una casa o anima viva! Porca miseria, penso di essermi perso! A un tratto scorgo un ampio appezzamento di terreno con un grande cascinale al centro. Finalmente una casa, spero non sia abbandonata! Mi fermo e do un’occhiata, sembra deserto, c’è un cancello aperto, ritorno in auto ed entro nella proprietà.
Sono in prossimità della casa e vedo qualcuno.
Meno male. Fermo l’auto, scendo e raggiungo quell’uomo. Lo saluto e gli dico dove sono diretto, chiedendo informazioni. E’ un uomo che ha superato i ...
... 50 anni, brizzolato, con la pelle bruciata dal sole e la barba incolta. Non è molto alto. E’ in canottiera e pantaloncini, che mettono in risalto un fisico possente con una bella pancia prominente e un sacco di peli che ricoprono tutto il suo corpo. Che maschione!, penso tra me e me. Per prima cosa mi dice che non vedeva una persona, oltre suo fratello, con cui vive, da circa una ventina di giorni ed è quasi contento che mi sono perso, così almeno ha visto qualcuno! Sorride e torna serio dicendomi che sono completamente fuori mano e che sarei dovuto tornare indietro ed uscire al bivio successivo, rispetto a quello che avevo imboccato. Vengo colto dalla disperazione e scoppio in lacrime: “porca miseria, sapevo che dovevo restare a casa. Ho sete, ho fame, devo andare in bagno, come faccio?”. –“No, bello”, mi risponde, -“tranquillo, c’è lo zio Giuseppe qui, non piangere”. Mi viene incontro e mi abbraccia accarezzandomi la testa. Mi appoggio alla sua spalla e piango disperato, lo abbraccio, ha un forte odore di maschio e ne approfitto per stringerlo forte e annusarlo. Mi da delle pacche sulla schiena, poi scende verso il culo e me lo palpa in maniera impercettibile, ma ciò mi procura un brivido immenso. Ha le mani grandi, grosse e forti. –“ Io e mio fratello Santo siamo sempre soli qui, lavoriamo sempre e non viene mai nessuno a trovarci, capiti come la manna dal cielo. Stai tranquillo. Adesso entriamo in casa, vai in bagno, bevi, mangi e fai quello che vuoi. Appena sarai più ...