mia cugina federica
Data: 05/05/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: jojo69, Fonte: RaccontiMilu
... molta attenzione, si poteva attraversare quella zona di scogli taglienti per arrivare ad una caletta nascosta. In tanti anni non l�avevo mai vista e così mi sono avventurato ad esplorarla meglio. In effetti, sia da un lato che dall�altro, gli scogli facevano da paravento ad una spiaggetta di pochi metri quadrati e solo chi arrivava dal mare poteva sbirciarci dentro. Speranzoso che quel posto potesse diventare la nostra prossima alcova tornai su a far colazione. Verso le dieci i parenti e tutta la gente che abitava in zona cominciò ad affollare la spiaggia. Muniti di ombrelloni e carabattole varie scendemmo anche noi. Tra la gente che affollava la spiaggia, facendo il solito casino, portai mia cugina a vedere il posto che avevo scoperto, ma lei non ne fu entusiasta esponendomi qualche problema a cui non avevo pensato. Intanto era troppo lontano da casa e se qualcuno ci avesse cercato si sarebbe fatta qualche domanda di troppo, poi era scoperto alla vista e se qualcuno si fosse spinto al largo, anche a nuoto, ci avrebbe visto, ed infine si stava ponendo dei perché di carattere morale. Si chiedeva se era giusto che tra cugini si facessero certe cose e le solite menate che le donne sanno tirare fuori nei momenti meno opportuni. Mentre tornavamo dagli altri rimuginavo a quello che mi aveva detto e se stamattina avevo ragionato col cazzo, adesso mi toccava prendere in considerazione le obiezioni che aveva posto Federica. Non aveva tutti i torti ma anch�io avevo ragione. Dopo anni ...
... di attesa trovo mia cugina disposta a sciogliersi e l�occasione mi scappa per un problema logistico: non era giusto, perbacco. La mattinata non ebbe altra storia. Dopo pranzo, i genitori a riposare, e noi in giro. Ma ne io ne lei cercammo di imboscarci come la volta scorsa anzi andammo per conto nostro e fino a sera non ci si vide più. A cena eravamo taciturni come se avessimo litigato e dopo aver fatto finta di cenare (io non avevo fame e lei neppure) ci siamo ritrovati assieme sulla veranda. Eravamo seduti distanti quasi a volerci evitare e a rompere il silenzio che calato tra di noi intervenne mio cugino che mi chiese se dopo saremmo andati a mare. Risposi svogliatamente un �vedremo� ma lui voleva essere sicuro per andare a chiamare i suoi amici. Era così entusiasta della cosa che contagiò anche me e ci mettemmo d�accordo sull�orario. Stare lì a lambiccarsi il cervello, pensai, non sarebbe servito a nulla, tanto valeva godersi la vacanza. Alle 23,50, senza degnare di uno sguardo mia cugina, scendemmo verso il mare, con le solite candele e mentre gli altri si dileguavano schiamazzando nel buio della notte io rimasi seduto in disparte sulla spiaggia ad osservare la luna che allungava a dismisura i suoi raggi sulle onde. Mi sono steso sull�asciugamano che mi ero portato e mi stavo quasi assopendo quando sentì qualcosa di lieve che mi sfiorò le labbra; pensavo ad uno dei tanti animaletti che affollano la spiaggia e stavo per scacciarlo quando sentì qualcos�altro. La lingua di ...