1. Aeroporto


    Data: 06/05/2018, Categorie: Trans Autore: alessiapuledra, Fonte: Annunci69

    Un’altra avventura. Ancora quell’incontrollabile desiderio come motore.
    
    Suona la sveglia. Le lenzuola scorrono delicate sulle gambe liscie. Il culetto morbido e rilassato. Un dito mi sfugge verso il fiorellino. Mi accarezzo. Lo inumidisco e mi penetro appena appena. Quello che basta per sentirmi femmina per sognare un uomo che mi scivoli dentro dolcemente. Devo alzarmi altrimenti perderò l’aereo. Come vorrei poter affrontare la giornata nei panni di Alessia e sentirne tutto il potere. Il desiderio è così forte che non riesco a trattenermi.
    
    Invece degli slip da uomo decido di indossare un minuscolo perizoma. Poi collant con apertura inguinale. Sopra l’abito blu degli appuntamenti clienti. Il taglio moderno dei pantaloni piuttosto attillati fa intuire l’assenza di normale biancheria da uomo e soprattutto svela ad ogni passo l’inconsueta caviglia fasciata dai collant neri velati.
    
    So che è rischioso, ma Alessia oggi è imperiosa. Le chiavi della macchina e via verso l’aereoporto. Mentre guido sento il richiamo della borsa in cui tengo tutto di Alessia. Cerco di calmarmi. Sono nel posteggio. Fa freddo. Mi affretto verso il terminal per concedermi un caffè. Il bar è ancora semi deserto. Alla cassa sbadatamente mi cadono due monete per terra. Istintivamente mi chino per raccoglierle ed inevitabilmente i pantaloni svelano tanto. Non mi accorgo di nulla. Mi accosto con la tazzina verso uno di quei tavolini da usare in piedi. In quel momento un uomo si avvicina alle mie ...
    ... spalle ed accostandosi di lato mi appoggia una mano sul sedere dicendo a bassa voce: “ Che bella Femminuccia. Complimenti per le calze.” Sento una vampata di calore sul viso ed abbassando lo sguardo con un filo di voce ringrazio. “Con il caffè ci vuole sempre un dolcetto, vieni in bagno che ti dò un bel cannolo alla crema......altrimenti ti sputtano”. Ecco mi sono cacciata in un bel pasticcio. Ma come sono eccitata. Lo seguo. E’ la prima volta che mi apparto con un uomo rimanendo nei miei abiti maschili. Essendo mattina presto il bagno è pulito.
    
    MI fa ntrare nel bagno per disabili e blocca la porta. Sono di spalle. Lui si avvicina. Sento si appoggia e mi palpa il culetto. Mi dice “Non ho il preservativo qundi non posso incularti, ma voglio vederti. Togliti i pantaloni”. Mi slaccio la cintura e lascio scivolare i pantaloni. Si scosta. “ Dio che bella figa....cazzo mi è venuto duro...ma che bella fighetta”. Grazie ai collant sfilo le scarpe senza slacciarle e chinandomi in avanti tolgo i pantaloni rimettendomi le scarpe. “Cazzo che culo.....te lo sfonderei tutto....mmmm che bel culetto” Sento che armeggia con la lampo Mi giro e mi trovo davanti un bel cazzo. Teso e già scappellato. “Dai succhia troia”.
    
    Mi accovaccioAppoggiandole le mani alle sue gambe. Avvicino le labbra e gli sfioro la cappella. Poi lo tocco veloce con la lingua e mi ritraggo appena. So che fa impazzire. Poi lo ribacio più dolcemente ed imbocca la cappella facendola scivolare lentamente tra le labbra. “cazzo ...
«1234»