1. Aeroporto


    Data: 06/05/2018, Categorie: Trans Autore: alessiapuledra, Fonte: Annunci69

    ... sei bravissima....come succhi bene..ti piace fare i pompini eh?! Troia.....mmm... ti piace il cazzo” Sono eccitatissima. Gli succhio tutto l’asta. Lo lecco. Lo riprendo in bocca. “cazzo troia...aspetta altrimenti vengo subito” Mi scosto lo prendo con una mano e gli sputo sulla cappella. Poi lentamente lo riprendo. Sento che si tende, si irrigidisce ed in un attimo mi riempie la bocca di sborra. “siiiiii....cazzo che troia....bevi puttana......” Mi volto e sputo la sborra nel lavandino. Poi gli ripasso la lingua sulla capella lucida. “cazzo sei stata bravissima ...sei propria una figa. Ciao troia”. Sblocca la porta ed esce. Rimango dentro. Sciaquo la bocca e mi rivesto. Tremo. Nello specchio non vedo nemmeno i miei tratti maschili, ma solo Alessia. Devo andare altrimenti perderò l’aereo.
    
    La giornata prosegue tranquilla, ma in gola ho sempre il sapore di sborra e l’immagine del cazzo davanti agli occhi”.
    
    Alla sera volo di ritorno. Atterriamo. Mentre percorro i corridoi mi specchio e vorrei essere Alessia. Sentire gli sguardi eccitati di uomini. Vederli girarsi per guardarmi.
    
    In macchina ho la borsa. E’ un attimo ed il pensiero si tramuta in azione. Prima di uscire verso il parcheggio identifico un bagno un pò in disparte dove potrei cambiarmi. Poi raggiungo la macchina. Tutto di me è Alessia. Non resisto. Voglio indossare la minigonna subito. Sentire i tacchi che mi slanciano. L’aria sulle gambe velate. Mi cmabio in macchina. Tocco finale: parrucca nera, trucco e ...
    ... lucida labbra. Apro la portiera ed esco. MI specchio in una macchina nera pulitissima. Alessia sei veramente figa oggi. Torno verso l’aereoporto. Sculettando. Verso la zona degli arrivi. Incrocio due uomini, mi spogliano con gli occhi, mi passano in fianco e dicono girandosi “Che figa”. Sorrido.
    
    Ci sono diversi uomini, probabilmente autisti. Gli passo accanto. I tacchi risuonano sul marmo del pavimento, mi fissano vogliosi. Godo. Svolto in un corridoio deserto. Percorsi pochi metri, passi frettolosi alle mie spalle, un voce, “Signorina aspetta qualcuno?” Mi giro. Due bei ragazzi. Fisico abbastanza atletico. Alti. Si avvicinano.
    
    Impaurita rispondo sottovoce “un amico”. “Mentre aspetta possiamo farle compagnia?” Vorrei dire no grazie, ma sento la voce di Alessia che sussurra “Si”.
    
    “Piacere Gennaro” dice il primo e mi invita a dargli il braccio indicando il fondo del corridoio “Vieni che là stiamo più tranquilli. Come ti chiami Bellezza?” “Alessia”. Poi a braccetto come se fosse il mio fidanzato ci muoviamo verso l’angolo più in disparte. Il secondo ragazzo “Ciao Alessia, io sono Giovanni”. Siamo in fondo al corridoio, Gennaro si volta verso di me ed improvvisamente mi mette la lingua in bocca. Mentre le nostre lingue si abbracciano sento che Giovanni mi appoggia il bacino contro il culetto e con le mani mi accarezza le gambe. In quel momento passa un dipendente. Ci scostiamo. Gennaro dice “senti Alessia, ti va di venire con noi in un posto qui vicino? E’ un parchetto in cui ...