Cronaca senza fine
Data: 06/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... alcune casse di legno accatastate, davanti a quello che doveva essere un magazzino purtroppo rimasto chiuso. Il cuore al presente le martellava veloce nel petto nel tempo in cui si guardava intorno cercando una via d'uscita, non sentì i passi che s�avvicinavano alle sue spalle, una mano le coprì repentinamente la bocca, mentre un braccio la strinse in una presa ferrea bloccandola. Sara tentò d�urlare, di divincolarsi, di mordere, pianse e si dibatté tra l�orrore, il ribrezzo e l�incredulità, l�uomo la lasciò fare finché non si stancò osservando il suo corpo scosso da violenti brividi, finché non le dichiarò:�Non gridare, hai capito?� - le sussurrò lui all�orecchio.Sara era manifestamente impietrita, chiaramente turbata e sgomenta, poiché riuscì soltanto ad annuire intuendo la minaccia d�una terribile ritorsione se avesse disobbedito. Lui le sfilò la cintura del soprabito utilizzandola per legarle le mani. In quel momento le sfuggì un singhiozzo, ma le bastò che lui le serrasse una spalla con più forza mentre la faceva chinare in avanti, appoggiandole il busto su d�una cassa per zittirla. In seguito percorse il suo corpo con le mani, indugiando sulle gambe scoperte, poi le sollevò la gonna e tagliò con un temperino quel pezzettino di stoffa nero, che rappresentava tutta la sua biancheria lasciandole scoperta la fica. Le accarezzò le natiche con mani sapienti, mentre Sara piangeva in silenzio, le orecchie le ronzavano, i pensieri erano in un muto subbuglio:�Signora, mi vuol ...
... dire chi ci stava inseguendo?� - le sussurrò lui.Sara in quel frangente tremò, stavolta di rabbia mista a un immenso sollievo esplodendo bruscamente:�Marco, sei proprio uno stronzo di prim�ordine, liberami subito oppure te la farò pagare�.Uno schiaffo sul sedere, non troppo violento, ma forte la fece vistosamente sussultare zittendola. L'uomo tirò fuori il cazzo strofinandolo contro le sue labbra rosee peraltro così esposte e invitanti:�Sara, io non sono Marco� - il suo respiro era affannoso e la voce irriconoscibile, sì, era lui.�Non era forse quello che volevi? Non era quello che hai sempre di getto bramato e genuinamente cercato di farmi capire con il tuo gioco di stasera?�.La sua voce gli faceva sempre quell�effetto, sentiva che quell�accento entrava focosamente dentro come in una cassa di risonanza scompigliandola, espandendosi e vibrando fin giù verso la sua famelica fica. Sarà capì d�essere finalmente riuscita ad attirarlo deliziosamente nella sua fitta e macchinosa rete, a lui d�altronde piaceva così, lei era la vittima e lui l�inedito e poderoso cacciatore:�Sei un porco di primo livello, non credevo� - gli disse, mentre lui affondava dentro di lei con un colpo secco tenendola per i polsi, come se lei potesse aver avuto desiderio di fuggire. Un altro colpo forte la brandì scompaginandole le membra:�Sara, vedo che ti stai bagnando sempre di più�.Assestò un�altra bella spinta proseguendo con un ritmo cadenzato facendola gemere di desiderio tutte le volte che si fermava, ...