1. Cronaca senza fine


    Data: 06/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Sara sragionava, lui usciva del tutto da lei per poi rientrare bruscamente, ricominciando nuovamente da capo:�Ti odio, sei un maiale� - gli mormorò, e ci credeva, il viso graffiato dallo strofinio sulla cassa di legno scabra e le labbra gonfie per il desiderio.�Non ho capito, puoi ripetere� - replicò lui in modo affannato. Lui si guardò notando che il suo cazzo non era mai stato così grosso e duro, in quanto la cappella sembrava volesse scoppiare. Le strinse forte le natiche, gustando quella carne morbida e liscia sotto di lui aggiungendo libidinosamente:�Lo sai che eri così eccitante mentre correvi� - fermandosi un breve istante per sputarsi su d�una mano.Sara sussultò, ma lui non le diede il tempo di preoccuparsi, perché le infilò un dito nel buchino, facendolo entrare ed uscire più volte per inumidirlo bene, poi vi guidò dentro il suo cazzo già adeguatamente lubrificato da tutte le secrezioni. Sara strinse i denti, perché non lo aveva mai fatto, il suo pertugio era stretto, il dolore fu intensissimo, per la ragione che si sentì spaccare in due. Lui entrò gradualmente godendo d�ogni millimetro, usciva adagio del tutto da lei e rientrava per affondare ancora intrufolandosi con inesorabile decisione e con altrettanta premura. Lui delirava alla vista di quell�anello che si dilatava, modellandosi su di lui per farlo penetrare meglio, di sorpresa le collocò una mano di sotto stringendole la pancia e con un colpo di reni le conficcò tutto il cazzo enunciando:�Lo senti fin qui, ...
    ... vero?� - premendo in un punto poco sotto l�ombelico.Lui rimase fermo dandole modo di sentirlo, d�avvertirne la consistenza e d�abituarsi a quel nerboruto ospite mentre le accarezzava il clitoride. A poco a poco, sotto le sue esperte carezze, il dolore lasciò rapidamente posto a un�insolita e gradevole sensazione, Sara contrasse frattanto i glutei mugolando:�Sì, così, brava, stai facendo benissimo� - le dita dell�uomo si muovevano sempre più veloci, mentre lei stringeva e rilassava i muscoli intorno al suo arnese.Sentiva il suo fiato sul collo, lì dove ogni tanto la bocca si fermava, non per baciare, ma per mordere. Un leone, &egrave un leone che s�accoppia pensò stupidamente Sara, mentre l�orgasmo l�assaliva in modo inatteso e inaspettatamente violento, iniziando da un brivido alla base della schiena propagandosi in maniera incandescente dentro di lei fino a strapparle un lungo, appagante e gustoso gemito. Quello fu il segnale, l�uomo iniziò a scoparla sempre più velocemente tirandole i capelli, afferrandole i polsi e infine ancorandosi a fianchi graffiandola. Il viso di Sara continuava a sbattere contro la cassa di legno sulla quale era appoggiata, ma non le importava più perché tutto scompariva, tranne quel piacere assurdo, bizzarro e totale, finché lui non si svuotò nelle sue viscere sborrando la sua vitale essenza con un grugnito che aveva ben poco d�umano, abbattendosi in conclusione sul suo corpo stremato. Dopo alcuni minuti si staccò da lei delicatamente ricomponendosi, ...
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