1. Enslaved Gears


    Data: 06/05/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ... pezzo. Riflette la mia immagine e quella dello schiavo accovacciato fra le mie gambe. Osservo i miei seni nudi e perfetti, la curva delicata e allo stesso tempo vigorosa delle mie spalle, gli innumerevoli bracciali che porto ai polsi, bronzei, argentati, dorati, e poi catene, ingranaggi, una sorta di nido di serpi che si arrampicano fino quasi ai gomiti. Ho una gonna leggera e diafana, color tortora, trasparente, sfilacciata e aperta sui fianchi. Indosso una delle mie collane, pesante, arzigogolata, riproduce un orologio fermo, i cui meccanismi sembrano sospesi nel tempo, un pendente mi scende fra i seni fino a sfiorarmi l'ombelico, catenelle penzolano sui miei capezzoli dalle areole minuscole e pallide. Ho i capelli bianchi, color del latte, raccolti in cima al capo in un'acconciatura complessa che termina con una specie di cresta, alcune ciocche scendono a ingentilirmi il viso. Prima dell'incidente nucleare erano castani, mossi, ora sono bianchi e lisci. Qualcuno dice che è stato lo spavento. Io credo siano state le radiazioni - quelle che mi hanno fatto rinascere - a cambiarli, a cambiarmi.Il mio viso è inespressivo, ci ho messo anni a perfezionare questa inespressività. Il mio volto è come una maschera, un ingranaggio perfetto che posso fermare, oppure muovere a piacere, per mostrare agli altri solo ciò che voglio permettergli di scorgere. A volte è difficile, ma è questione di disciplina. I miei occhi sono truccati di nero, con sfumature di kajal che arrivano sin oltre ...
    ... le tempie, e poi scendono, come lacrime nere, sotto ai miei occhi grigi. Trovo piacevole guardami, Persino la cicatrice sotto all'occhio sinistro è armoniosa, sembra quasi fatta apposta � è il ricordo di un lontano combattimento. Uno che cerco di non ricordare mai. Left Eye Zero, così mi chiamano. Imperatrice Left Eye Zero. Ma non è il mio vero nome, quello l'ho perso. E non lo conosce nessuno. Non lo conosce più nessuno. Tutti quelli che lo sapevano sono morti.�Leccami le cosce� ordino in tono incolore, come se premessi il tasto di un telecomando, lui ubbidisce. Allargo le gambe e sbircio fra le sue. Ha il cazzo in tiro. Adoro che siano così. In fondo godono anche loro, solo se glielo permetto, è chiaro. Mi eccita vedere quei membri nodosi, eretti, pronti e allo stesso tempo sofferenti. Non possono godere finché io non lo voglio.Fa parte del loro addestramento, devono essere in grado di sopportare il dolore, di dare il piacere e di controllare il loro. Altrimenti non sarebbero degni di essere ceduti come schiavi sessuali. Devono essere preparati, allenati, devono imparare il controllo e anche che a volte è difficile mantenerlo, e a distinguere chi davvero lo detiene.La sua lingua è calda, sento un brivido sfiorarmi la base della schiena, mi sto eccitando, è un buon soggetto, sa usare la lingua, ha imparato bene.Gli appoggio un piede sulla spalla. �Risali lento fino alle grandi labbra� dico lanciando, con un tocco dell'indice, il mozzicone della sigaretta nel braciere alla mia ...
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