In mio potere - Racconti Erotici

In mio potere

... tuo.

Ti afferro per il collo e ti spingo all’indietro. Le tue gambe si piegano facendoti rimbalzare sul letto.

Senti arrivarmi accanto a te. Poso le labbra sulla tua pancia. Sussulti. Salgo lento tuffandomi sul

seno sinistro. Afferrò con le labbra il capezzolo spingendolo con la lingua contro il palato, per poi

torturarlo lievemente con i denti; ci gioco come fosse una caramella. Tu ti contorci con frenesia

sotto il lieve dolore. La tua testa va all’indietro sprofondando nel cuscino, come se volessi sfuggire

alla mia passione. Ma non puoi.

La tua mano cerca il mio sesso; lo trova, lo afferra, lo masturba. Un movimento rapido da

contorsionista e la tua calda lingua bagna la punta del mio attributo. Mi fai rizzare le carni tanto da

farmi smettere ogni altra cosa. La tua avida bocca lo ingloba totalmente per puoi rigettarlo fuori con

impeto. Mi sfuggono gemiti di piacere che ti invogliano a insistere e aumentare d’intensità ogni

gesto. Mi bagni quasi tutto; la saliva cola lungo i miei testicoli, fino alle gambe. Provo a riprendere

in mano la situazione, cercando di ritrarmi, una, due, tre volte, ma non ci riesco. Ogni volta le

sensazioni che provo non mi permettono di divincolarmi. Faccio uno sforzo immane, ma alla fine

mi separo da te.

Abbandonare il letto per un solo istante. Afferro con decisione gli stivali neri che ti arrivano fino al

ginocchio. Con forza allargo le tue gambe; vedo le tue mutande luccicare di ...

... eccitazione.

Lentamente abbasso la cerniera dello stivale sinistro e lo tiro via facendolo cadere rumorosamente a

terra. Senti la mia bocca posarsi sul tuo piede. Prima, un dolce bacio sul suo collo; subito dopo i

denti che affossano nella carne. Provi a ritrarre la gamba, ma la tengo forte tra le mani. Con ardore

comincio a salire; le dita precedono la mia lingua graffiandoti la pelle. Una volta arrivato vicino alla

tua passione, le dita entrano nella tua carne per spalancare la tua oscura caverna alla mia bocca

avida. Mi getto come un fulmine sulla tua passione, succhiando con potenza. Sento il piacere che

aveva imbrattato le mutande entrarmi in gola, senza però dissetare le mie voglie. Come un affamato,

i miei denti si tuffano sulla fonte del tuo desiderio strappando vie le tue mutande. Ora la tua calda e

bagnata voragine rimane alla portata della mia bocca. Un attimo ancora prima di gettarmi su di te in

cui le mie mani graffianti salgono e scendono lungo i tuoi fianchi fino alla schiena, e ogni volta, il

tuo ventre si solleva e preme contro la mia faccia, invitandomi e divorarti. Non esito più. La mia

lingua si possa sul clitoride, mentre le mani pensano al resto: con due dita allargo le rosse labbra, e

con altre due ti penetro fino in fondo con un colpo secco. Insisto con colpi decisi e sapienti

aumentando di ritmo. E ogni volta ti sento emettere un gemito di piacere sempre più lungo, sempre

più profondo, sempre più intenso che ti costringe ad ...