Saa Irina e Mia cap. 2 - Il Dravor Vol. III
Data: 06/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss
... minigonna che copriva ben poco delle belle gambe e del culetto stupendo. Il medico anche lui di razza bianca lo attirò a sé e lo fece sedere sulle sue gambe. Continuando a chiacchierare con i suoi amici il medico accarezzava le cosce del travestito e gli stava tirando giù le mutandine. Mirt aveva il viso liscio e vistosamente truccato, gli occhi celesti incantevoli, esaltati da ciglia e sopracciglia lunghissime e curate, una dentatura perfetta ed una bocca imbronciata che reclamava baci. Aveva i capelli lunghi e castani che gli ricadevano sulle spalle, il culo pieno ed alto, non era robusto, ma aveva un corpo tenero e flessuoso, molto aggraziato. Bello come una femminuccia, si muoveva con grazia. Kur non capiva come mai fosse finito in quel bordello e non in uno per dravoriani. Mirt quella sera era felice di poter servire schiavi importanti e raffinati come Kur ed i suoi amici, di solito gliene capitavano di rozzi e puzzolenti che lo trattavano male e lo deridevano. Questi invece sapevano apprezzare le sue qualità e lo trattavano bene, anche la kalsna lo guardava con simpatia. Ara era magra ed alta, ma aveva due belle tette, grosse e succulente, le cosce lunghe ed il ventre piatto, i capelli erano corvini, lunghi e leggermente arricciati, ora li portava sciolti e le ricadevano sulle spalle, era di pelle scura, una mezzosangue di circa trent’anni molto apprezzata dal suo padrone. Mentre il medico stava allargando le natiche del travestito Ara si era spogliata, il suo era un ...
... corpo stupendo, statuario, senza un filo di grasso, ma con tante curve e un seno notevole. La kalsna si era chinata tra le gambe del travestito e gli aveva preso il cazzetto in bocca. Mirt per poco, dalla gioia e dal piacere non svenne e non gridò come un indemoniato, il medico intanto lo aveva inculato e lui godeva come un matto da entrambi i lati. Vizioso, il travestito si era messo un dito in bocca e se lo succhiava ossessivamente. L’operaio, un nero, alto e robusto, si era sbottonato la patta. Il cazzo era corto e tozzo, molto grosso. Si avvicinò a Mirt, gli levò il dito dalla bocca e gli diede altro e di più grosso da ciucciare. Il ragazzo accettò volentieri lo scambio, quasi si slogò la mascella per accoglierlo tutto. Anche Kur si sbottonò la patta e si chinò dietro Ara. La conosceva già molto bene, si poteva dire che fossero amanti, anche se non l’aveva mai reso ufficiale, difficilmente il padrone avrebbe acconsentito all’unione e soprattutto al fatto che la kalsna andasse a vivere fuori di casa sua. Kur l’accarezzò sulle natiche e lei si dispose ad accoglierlo senza smettere di succhiare Mirt che ormai stava per raggiungere l’acme. Il ragazzo si dimenava sul cazzo del medico senza smettere di succhiare quello del nero. Kurt si alloggiò dentro Ara e la baciò sulle spalle accarezzandola sul seno generoso. Il medico baciava il collo di Mirt e gli stropicciava le tette piccole e morbide. Fu impossibile capire chi venne prima e quante volte Mirt sollecitato da più parti ...