1. Per sempre


    Data: 07/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ennese80

    Quel giorno è impresso nella mia mente, quel giorno in palestra in cui per la prima volta mi hai rivolto la parola.
    
    Eravamo lì negli spogliatoi, eravamo io e te da soli in quella piccola stanza ingombra di panche ed appendiabiti. Non mi ero accorto che eri lì dentro, timido per come sono non avrei avuto il coraggio di entrare eppure, appena aprii la porta ti vidi. Indossavi solamente un paio di boxer neri ed i calzini di spugna, per il resto il tuo magnifico corpo era lì di fronte a me, muscoli definiti quel tanto da essere incredibilmente eccitanti ma non troppo pompati, pochi peli sul petto, solo nel solco fra i pettorali, una linea scendeva dall’ombelico perdendosi nell’elastico dei boxer. Le braccia e le gambe sembravano abbastanza pelose anche se, quel biondo dorato, si fondeva quasi con la tua pelle. Probabilmente ero a bocca aperta in quel momento quando sentii la tua voce “Allora ho indovinato, ti piaccio”.
    
    Ero stato scoperto, forse non ero stato tanto discreto nell’osservarti ma eri quasi magnetico ai miei occhi. Ero imbarazzato, con la bocca aperta in parte per lo stupore nell’udire le tue parole ed in parte per la meraviglia che si mostrava ai miei occhi.
    
    “Se hai finito cambiati e ci andiamo a prendere un caffè”.
    
    “Si” dovevo sembrare un idiota in quel momento non riuscii a dire niente.
    
    Mi cambiai, ci vestimmo ed uscimmo. Il bar era a pochi metri dalla palestra, il clima ancora mite dell’ottobre siciliano ci permise di sederci ad un tavolino ...
    ... all’esterno.
    
    Ti presentasti, la tua voce era melodia alle mie orecchie. Fino a poco prima non sapevo nulla di te se non che fossi bellissimo, ora invece sapevo il tuo nome, Daniele, che avevi 26 anni e che ti piacevo.
    
    Sorridevi e nei tuoi occhi mi sarei perso volentieri.
    
    Sembravi uscito da un sogno, dolce, intelligente, galante. Ero io quello più grande di età ma in quel momento mi sentivo un ragazzino alle prime armi, mi corteggiavi e ne ero felice. Parlammo tanto in quel tardo pomeriggio, tanto da far arrivare le ombre della notte.
    
    M’invitasti a casa tua per cena, accettai. Andammo però a prendere qualcosa di pronto, troppo inaspettata quella serata.
    
    Appena entrammo in casa scoprii i tuoi baci.
    
    “Ti sarei saltato addosso già al bar ma non sapevo se avresti gradito di essere baciato in pubblico”. Ti risposi che avevo pensato la stessa cosa.
    
    I tuoi baci sapevano di vaniglia e miele o forse era quello che il battito del mio cuore mi diceva.
    
    Non lasciammo subito che i nostri corpi esultassero, cenammo, parlammo, ci baciammo. Era bello lasciar sì che le nostre anime si conoscessero.
    
    Dopo cena mi baciasti, sentivo il sapore del caffè nei tuoi baci e le tue mani che scivolavano sulla mia schiena per stringermi a te.
    
    “Vieni a fare la doccia con me?” Presi dal conoscerci ci eravamo dimenticati la doccia dopo la palestra.
    
    Le mie mani sfilarono la tua maglia a maniche lunghe mettendo in evidenza il tuo corpo, lo accarezzai, la tua pelle era caldissima. ...
«12»