I palestrati - parte 1
Data: 07/05/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Satyricon
... sapeva, visto che disse prontamente: «A Mattia non piace la pallavolo, quindi saremmo dispari…» «Neanch’io ho voglia di giocare» replicò uno dei ragazzi. «Quindi sareste comunque pari» Volevo intervenire per dir loro di lasciarci in pace, ma tutto quello che riuscii a fare fu lanciare un’occhiata di disapprovazione a Sofia, che per tutta risposta mi ignorò bellamente. Sconsolato mi diressi verso i nostri teli, mi ci siedo e mi rassegnai a osservare la partita in silenzio, sperando che quel calvario finisse presto. Ne approfittai anche per sgranocchiare qualche snack, il nervosismo mi mette appetito. Sofia non se la cavava male a pallavolo, dovevo ammetterlo. Il problema è che a ogni minimo movimento le sue tette ballonzolavano in maniera a dir poco ipnotica e il mio sguardo non era l’unico a fissarsi su di esse. Il ragazzo che non giocava, intanto, decise di sedersi accanto a me. Almeno ebbe l’accortezza di chiedermi: «Posso?» prima di posare le sue terga sul telo che avevo steso prima per la mia dolce metà. Devo ammettere che all’inizio la sua compagnia non mi dispiacque affatto. Parlando del più e del meno, scoprii che si chiamava Aldo e che non era un ammasso di muscoli senza cervelli, ma uno studente d’ingegneria che nel tempo libero suonava in una band rock. Quasi quasi inizia a starmi simpatico, pensai tra me e me. Peccato ...
... che subito dopo rovinò tutta l’ottima impressione fatta fino a quel momento commentando: «Certo che la tua ragazza ha proprio delle belle tette… senza offesa… non sai quanto ti invidio, chissà quante spagnole ti fa…» Ero scioccato. Non so se fosse peggio la naturalezza con cui ha parlato dei seni della mia donna o il fatto che avesse dato per scontato che Sofia facesse certe cose. E rincarò pure la dose: «Chissà cosa ci fai con quel culo, invece…» Ora è troppo, mi dissi. Feci per aprire bocca, ma con la coda dell’occhio vidi che uno dei ragazzi in squadra con Sofia si chinava su di lei e le sussurrava qualcosa nell’orecchio, facendola ridacchiare divertita. Non ci sarebbe stato nulla di male, se non fosse che chinandosi sfiorò la coscia di lei col proprio membro moscio e l’espressione che assunse Sofia fu tutt’altro che disgustata o infastidita! Feci per alzarmi, ma Aldo mi afferrò un braccio. «Rilassati e non fare il geloso, offenderesti tanto noi quanto la tua ragazza» A malincuore obbedii e tornai a osservare la partita. Aldo non aveva tutti i torti. Sofia in tutti questi anni non mi aveva mai tradito né mi aveva dato modo di sospettarlo. Se fossi piombato lì in mezzo facendo una scenata avrei rischiato di giocarmi il suo amore per sempre. Dovevo avere fiducia. Entro breve avrei scoperto che la mia fiducia in Sofia era mal riposta.