Mi piacciono i preti
Data: 07/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: oldhotguy99
... desideravo appartenergli totalmente, mi avrebbe fatto suo e mi avrebbe posseduto nel culo. Si era reso conto che parlandomi volgarmente mi eccitavo e gli davo di più.
All'inizio erano bacetti mentre mi accarezzava il petto, i capezzoli, la pancia e mi segava, Intanto mi diceva che avrei goduto come una troia, che non avrei provato dolore perché mi avrebbe preparata dilatandomi lo sfintere per entrare tutto fino ai coglioni. Ogni parola, accuratamente scelta, era una sferzata di eccitazione.
Cominciò a titillare con un dito bagnato con la mia saliva il bordo del mio buchetto fino ad infilarlo a poco a poco e a scoparmi con quello, e intanto la lingua frugava nella mia bocca.
Dopo il primo senso di disagio iniziai a provare sensazioni di piacere e gli chiesi di non lasciare il buchetto vuoto. Non era sua intenzione, mi disse, doveva aprire la strada del mio sfintere al suo cazzo, e le dita diventarono due e poi tre. Gli dissi che desideravo il cazzo e non le dita, e mi disse che dopo poco sarei stata pronta. Mi parlava da femmina e mi piaceva da morire.
Quando si rese conto che morivo di voglia mi fece sdraiare supina col culo sul bordo del letto, mi sollevò le gambe poggiandole sulle sue spalle e iniziò a giocare con la sua cappella sul mio buco che ormai, tra il lavoro delle dita e il desiderio era completamente bagnato. Piccola mia, mi disse, mi desideri? Gli mugolai di sì e mi disse adesso sarai veramente mia, oggi e tutte le volte che vorrai.
Puntò la ...
... cappella sullo sfintere e spinse con forza. Ero lubrificata ma un poco di male me lo fece. Glielo dissi e mi rispose che così mi sarei ricordata per sempre di lui.Ini ziò a pompare a volte piano e a volte velocemente, a volte uscendo e rientrando, a volte tenendo dentro solo la cappella. Tutte queste variazioni mi facevano morire di godimento. Quando si rese conto che i miei mugolii stavano per diventare grida di piacere per l'orgasmo anale si lasciò andare e sborrammo insieme: io sulla mia pancia e lui nel profondo del mio culo. Sentii il calore del suo liquido contro la prostata e le budella, e crollai esausta senza capire più niente.
Anche lui mi crollò accanto confessandomi che aveva progettato una seconda scopata ma non ce la faceva più perché la sua “piccola troietta” lo aveva svuotato e distrutto.
Però, mi disse, dormirai accanto a me e domani mattina mi farai recuperare. Protestai, senza convinzione, e lui si sdraiò accanto: Mettendoci addosso una copertina mi disse che l'indomani sarei stato la sua troia ancora più femmina. Si era fatta mezzanotte e ci addormentammo abbracciati.
Alle cinque del mattino fui svegliata da teneri baci e carezze. Mentre ero ancora assonnata mi fece vedere dell'abbigliamento femminile che mi avrebbe resa più femmina e mi chiese di indossarla. Io che qualche fantasia in tal senso avevo già avuto, mi precipitai e una volta vestitagli chiesi se avesse del rossetto. Naturalmente si, e tutti i trucchi, e mi truccò lui.
Oltre alla lingerie ...