1. Lo schiavo


    Data: 08/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady Vanessa, Fonte: RaccontiMilu

    Mentre le ombre della sera prendono ad allungarsi sul pavimento del dungeon, l�uomo inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Il suo collo e le sue braccia sono bloccati dalla morsa del giogo, mentre il suo volto &egrave coperto dalla maschera di cuoio che faccio indossare agli slave che non mi va di guardare in faccia. I segni della fruste bruciano ancora, sulla sua pelle. Vedo le strisciate violacee che gli rigano la schiena e i marchi dei tacchi a spillo sul costato. Oggi &egrave stata meno dura del previsto. Conosco questo tizio; l�ho già avuto in sessione almeno un�altra mezza dozzina di volte. Con il tempo ho imparato a conoscere la sua soglia di sopportazione al dolore e i suoi gusti in fatto di pratiche BDSM. Nel mio lavoro &egrave importante capire fin dove potersi spingere. Uno schiavo soddisfatto &egrave un cliente che senz�ombra di dubbio tornerà a supplicare di poter leccare le suole dei miei stivali. In fin dei conti &egrave su questo che si basa la mia professione di mistress; sul soddisfare le aspettative di colui che desidera essere dominato.&egrave il caso del verme che ho imprigionato nella gogna qualche minuto fa. So praticamente tutto quel che c�&egrave da sapere, su di lui. Tutto meno il nome. Quello non m�interessa. L�ultima volta che ci siamo incontrati mi ha raccontato di essere stato sposato due volte. L�attuale moglie fa la mantenuta e si limita a badare a casa, figli e cani. Nessuna passione, in quel che rimane della loro vita coniugale. La ...
    ... noia della routine e l�assuefazione alle mollezze di una vita agiata hanno soffocato il desiderio reciproco come una brezza che sferza la fiamma di una candela. Lui &egrave un architetto piuttosto conosciuto, in città. Ha due appartamenti in centro e una villa in collina. Gli piace essere calpestato e adora la frusta. Non so come faccia a nascondere le ecchimosi delle scudisciate davanti a sua moglie. Non gliel�ho mai chiesto e, a dire il vero, non me ne importa neppure granch&egrave. A me basta che i nostri incontri siano ben remunerati e che non vadano al di là del tempo concordato.Mi avvicino alla gogna e sollevo il perno di metallo che tiene uniti i due blocchi di legno. L�uomo scivola indietro come un burattino, inciampa nei suoi stessi passi e precipita con il sedere sul pavimento. &egrave nudo, e il suo gingillo sbatacchia senza forza fra le sue cosce. L�impatto delle natiche con le mattonelle fredde lo fa grugnire di dolore.Che schifo di visione, mi dico. Che essere repellente.Mi soffermo a pensare che un simile individuo, nel mondo che si cela oltre la porta del mio dungeon, &egrave considerato da tutti un professionista affermato. Molti lo stimano, altri lo invidiano. Ciò nonostante, io posso vederlo senza le maschere di falsità e perbenismo che la società gli ha concesso di indossare. Lo vedo per quello che è una larva umana.- Tirati su, bastardo - gli ordino.Lui geme qualcosa di incomprensibile, si prostra in ginocchio e mugola come un cane rimproverato dal padrone.- ...
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