1. Amici con benefici [ parte i - la palestra ]


    Data: 08/05/2018, Categorie: Etero Autore: Sum91

    ... seguì una completa ed attenta analisi palpatoria da parte mia nei suoi confronti. Le afferrai il seno da sopra la maglietta mentre con lo sguardo sbirciavo che non arrivasse nessuno. Finì per raggiunger il capezzolo ormai turgido che spuntava dal reggiseno sportivo. Con l’altra mano mi diressi subito alle sue natiche, sode e in bella mostra, afferrandole in principio il gluteo per percepirne la consistenza, oltrepassandolo ed infilando la mano dentro i leggins per poi scostare la mutandina e ritrovare i suoi buchetti. Un veloce ditale la face sbrodolare e mentre io mi dedicavo a lei, le sue mani si dedicavano al mio membro, sfregandolo da sopra il pantalone. Mi staccai per primo chiedendole di seguirmi dentro gli spogliatoi ormai vuoti, ma lei rifiutò. Ritentai, ma al secondo rifiuto decisi di cambiar tattica chiedendole di aspettarmi fuori dalla palestra.
    
    Una volta pronto feci per uscire e lei era lì ad aspettarmi. Si offrì di accompagnarmi a casa, io ero in bici, lei in macchina, così, una volta caricata la due ruote nel baule, ci sistemammo nella vettura. Senza preavviso presi subito per baciarla, lei non oppose resistenza alcuna. Le mie mani avide la palpavano in ogni suo curva. Le scoprii i seni con i capezzoli ancora turgidi e mentre le succhiavo avidamente quel suo seno sodo, con la mano mi insinuai tra le sue cosce, oltrepassando il pantalone di jeans ed infilando il dito medio senza preliminari nella fessa. Sobbalzò di godimento, era già bagnatissima ed i suoi ...
    ... gemiti si fecero maggiori ed acuti quando ad accompagnar il dito medio giunsero l’indice e l’anulare. Si raggomitolò poggiando la testa sulle mani e quest’ultime sul voltante. I suoi gemiti si fecero più repentini borbottando d’un tratto:
    
    “vengo.. sto.. venendo..”.
    
    Non posso nasconder il mio divertimento nel vederla sottomessa, ma non mi aspettavo che, tolta la mano, lei si fiondasse selvaggiamente su di me per strapparmi i pantaloni ed afferrar vogliosa il cazzo. La solita bestia di 20cm circa era già stata risvegliata e ben eretta non aspettava altro che lei e le sue calde e morbide labbra. La saliva le colava dalla bocca raggiungendo il mio membro oramai zuppo, mentre la sua mano destra lo menava lentamente per lasciar che questo si lubrificasse al meglio. Mi guardò profondamente e con l’altra mano afferrò la mia, quella ancor fradicia dei suoi umori, la portò alla bocca e mentre mi segava, succhiava le dita per assaporarne il nettare. La mia verga era dura e pronta e nemmeno il tempo di ritrarre la mano, lei era già con il capo chino su di me, con la lingua ad avvolger la cappella. Lo leccava in punta, ci giocherellava tutt’attorno, se lo sbatteva sulla lingua ed in un sol colpo se lo infilò tutto in gola. Ebbi un tremito che mi fece produrre una discreta quantità di liquido pre-eiaculatorio tanto ero gonfio di desiderio. Afferrai la sua nuca mentre lei continuava a succhiarmi il pene, e cominciai a segarmi con la sua nuca. Le piaceva era evidente dai rumori che ...