1. Sviluppi imprevisti - barcellona (4)


    Data: 09/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... del giocattolone, scende dal letto e si posiziona tra le sue cosce. Se le carica sulle spalle e, piegando un po’ le ginocchia, punta la cappella al buco.
    
    “Ch… che stai facendo?”, chiede Carlo titubante.
    
    “Tu cosa pensi?”, lo provoca Enrico.
    
    “N… non l’ho mai fatto…!”, precisa il primo.
    
    “Lo so. Ma ho il fondato sospetto che non ti dispiacerà!”, e il glande allarga l’anellino.
    
    “AH!”, urla il porcone. È un grido poco convinto, di istinto. E infatti Carlo non sente alcun dolore: lo si capisce dal suo volto, dal quale non traspare alcun segno di sofferenza. Lui stesso si sorprende di questo, e lascia che Enrico continui nella penetrazione. A mano a mano che l’asta gli sprofonda dentro, la sua bocca si apre e inspira.
    
    “Oddio! M… m… mi… piace… … credo…”, singhiozza. Enrico sghignazza. Il suo ventre si appoggia alle chiappe di Carlo, che adesso ha tutta la verga in corpo. Questo si tocca tra le cosce, incredulo per il fatto di aver preso il cazzo nella sua interezza.
    
    “Non è possibile!”, sbotta. “Eppure hai un membro bello grosso!”.
    
    “Già! La verità è che sei più troia di quelle due messe insieme, e ora te lo dimostro!”, gli fa Enrico, iniziando a muoversi avanti e indietro. “Lo senti come ti scorre nelle viscere?”, gli chiede.
    
    “S… sì…!”.
    
    “Rilassati!”, e gli schiaffeggia una natica.
    
    “AH! Oh merda! Brucia… brucia… io… mmmmmmmmm… io… IO BRUCIOOOOOOOOOOOOOO!!!”, strilla Carlo e si porta le mani all’interno-cosce, strofinandolo quasi per attenuare il calore ...
    ... che lo sta prendendo. “Ho caldo… tanto caldo…!”, e passa ad accarezzarsi istericamente il petto. I suoi capezzoli sono diventati duri e, ogni volta che li sfiora con i palmi, sussulta e si sorprende. Guarda Enrico, come se gli volesse chiedere che cosa stia succedendo.
    
    Il gigantone, mentre continua ad arargli gli intestini, intuendo la domanda, risponde: “Stai per avere quello che loro due hanno praticamente sempre e ho idea che il tuo sarà particolarmente sconvolgente. Quindi, preparati!”.
    
    “Ma… cos’è?”.
    
    “L’orgasmo anale!”.
    
    “L’or… che??!!... ODDIO!... MA CHE E’?”, chiede urlando, e il suo torace si gonfia e si solleva, mentre la testa si reclina indietro. Approfittando di questa contrazione, decido di fargli un bel regalino. Mi stacco da Pino e, girandomi, appoggio il culo sulla sua faccia, in modo che il mio buco sia all’altezza della sua bocca. Scarico il peso sulle braccia e spingo.
    
    La mia rosellina si apre e un attimo dopo la sborra che Carlo mi ha riversato dentro poco fa comincia a defluire. L’aroma e il gusto del suo stesso sperma gli provoca un altro sussulto. Le sue labbra si incollano al mio anellino e iniziano a succhiare.
    
    Il letto trema: il corpo del porcone sta reagendo alla stimolazione dei suoi sensi. Spingendo con le gambe sulle spalle di Enrico, solleva il bacino. Pianta i talloni sulle scapole del gigantone e lo costringe a affondargli tutta la mazza dentro e a rimanerci. Pino, che non vuole restare senza far niente, si precipita sul suo ...