Riavvicinamento e armonia
Data: 09/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Io mi sono astiosamente e squisitamente vendicata, giacché quel piacere ha avuto un aspro, intenso e violento sapore, così come un frutto succulento attualmente ancora immaturo, che ti fa raschiare la dentatura facendoti spremere gli occhi fino a farti comparire le lacrime. Io mi sono rifatta, eppure a dire il vero mi sono addirittura invaghita rivalendomi di quel piccolo sfacciato, mi rammarico soltanto d�averlo dovuto trattare così, perché avrei voluto poterlo amare con più dedizione, entusiasmo e trasporto, senz�altro con meno cattiveria, durezza e infamia.Io sono delle volte come un�autentica pantera del deserto, questo sì lo riconosco, perché quando mi muovo il mio passo è lento, morbido ma felino, analizzato e vagliato in ogni dettaglio, dall�impatto del mio sguardo, dai miei occhi cangianti, dal colore della mia pelle scura lucidata con l�olio profumato, dai capelli neri brillantissimi sparsi a ciocche, per il fatto che mi sono costruita inventandomi una bellezza che produca e che provochi desiderio, ma anche deferenza e rispetto, perché lui con la sua mediocre e volgare sfida aveva provato ad abbassarmi, tentava di degradarmi, in un certo senso a provocarmi disprezzandomi, sennonché quella faccenda io non potevo lasciarla cadere così nel nulla, però mi piace, so che ha sbagliato, ma ora siamo pari.Parecchie volte curiosamente mi sorprendo, di come la sfida, la vendetta e la rabbia possano creare singolarmente duraturi e intensi legami. Io da quella volta non ...
... l�ho più visto, l�ho convenientemente evitato e lui ha fatto lo stesso con me, forse mi teme, no saprei di preciso, ma so che c�è, perché non riesco a levarmi dalla testa né dagli occhi il suo corpo soggiogato e umiliato, adesso però siamo pari dicevo poc�anzi. Ebbene sì, perché anche questa è Suheila, in persona: io perciò lo voglio ancora, so precisamente dove andare per farmi vedere, perché stavolta non lo legherò né gl�impedirò di fare nulla.Oggi è una radiosa giornata, il caldo torrido d�agosto si sente eccome, le strade del centro sono vuote all�ora d�entrare in ufficio, in quell�istante ripasso vicino a casa e lo vedo. Incredibile: da non credere, chi ho sovente chiamato bastardo, chi ho legato, schiaffeggiato e scopato senza complimenti, al momento mi fa battere totalmente il cuore, anzi, me lo sbaraglia. I capelli sono ancora belli, un po� più scomposti del solito, legati in un ciuffo svuotato dalle numerose ciocche del mio precedente taglio, il calore di quello strano giorno m�assale in modo inconsueto infervorandomi, perché capto una prepotente pulsazione dal sesso, quasi un morso che mi fa sveltire il passo, se soltanto non m�avesse insultato ripeto a me stessa carica d�una poderosa libidine. Ashraf mi vede, un lampo insperato compare nei suoi occhi, lui è in bicicletta, ha una camicia rossa e frena, forse anche lui si è rammaricato addolorandosi per quello che ha fatto, probabilmente era ubriaco, chissà. In quell�occasione io m�avvicino ...