evoluzione dei giochi
Data: 10/05/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: fabiofale, Fonte: RaccontiMilu
... tua soluzione geniale, ovviamente è una cosa solo tra noi due��Certo, non ho voglia di litigare con nessuno, allora è una cosa a cui stavo pensando da quando la mia capa mi ha messo part time, all'inizio era per il mio moroso ma visto che ho un amante la userò con te. Tu lavori vicino a casa mia vero?� �Vero� Come stai messo con i pranzi, torni a casa? �Si� e a che ora riprendi?� �15.30� �Poco tempo, ma possiamo accontentarci, il martedì e il giovedì mamma e papà hanno il rientro e non tornano prima delle 18, tu vieni qui dall'ufficio, facciamo l'amore, mangiamo, se ce la facciamo lo rifacciamo e poi tu torni al lavoro, nessuno saprà nulla!�Ci ho pensato un po', poi, tornato al lavoro avrei avuto la capacità di concentrazione di un palloncino legato ad una staccionata ma bastava non prendere appuntamenti, me la sarei cavata fissando tutta la sera il pc, facendo finta di avere un espressione intelligente, e e così le ho detto:�Sei grande! Un idea geniale, proviamo - era mercoledì - ti andrebbe già da domani?� �Sono grande solo in quello, ma li lo sono. Lascia i tuoi problemi con Francesca fuori dai nostri incontri, vieni per me non per altro!�L'ho salutata e ho chiuso pensando sorridendo tra me e me sulla frase dell'essere grande solo in quello. Sara è una bella ragazza, non una modella di Victoria's Secrets, pochissime lo sono, ma comunque molto carina, ha avuto però la sfortuna di fermarsi a 1.62 in una famiglia, la loro come la nostra, di persone tutte ...
... sopra l' 1.80 e questo le pesa da morire, anche per colpa del fratello che da ragazzini la chiamava �nanerottola�.Il giorno dopo ci sono andato e abbiamo iniziato a baciarci e toccarci appena chiusa la porta, non sono riuscito però a lasciare le emozioni fuori, essere nudi a giocare mi ha riportato alla casa dei giochi con la mente, l'invidia per mio cugino era cambiata in soddisfazione perchè, una volta tanto, ero io che facevo ciò che volevo e non lui, in compenso, il pensiero di mia sorella con cui non parlavo da quella sera mi turbava, mi sentivo in colpa.La bocca di Sara che mi succhiava il cazzo non mi aiutava, mi sono immediatamente ricordato di quando era stata mia sorella a prendermelo in bocca, però finalmente, il mio secondo cervello, il cazzo, ha deciso di prendere il controllo, le ho messo una mano sui capelli è ho iniziato a scoparle la bocca, mi sono fermato perchè rischiavo di venire subito, mi ha proposto di abbreviare un po' i preliminari, le ho detto, anche per calmarmi un po: �Me la fai leccare almeno un po?� Con un finto sospiro e ridendo mi ha detto: �Se proprio devi.....�L'ho leccata molto a lungo, mi piace da morire quel sapore, finché mi ha detto: �dai, voglio sentirti dentro di me, ti secca se vengo sopra io?�Ho detto di no, non amo quella posizione ma c'è di peggio a questo mondo.Sul suo letto, col cazzo avvolto nello stretto e umido abbraccio della sua fica ho pensato che, per quanto stronzo, dovevo essere grato a mio cugino ...