1. La studentessa e l'ingegnere 1


    Data: 10/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Dolphin40

    ... scorrere un dito e cominciai a masturbarle il clitoride che già era turgido. Paola era persa nell’estasi del piacere, sentirsi masturbare la fighettina e succhiare il seno contemporaneamente le provocava sensazioni mai provate, il suo respiro era sempre più affannoso e aumentava di frequenza fino a che raggiunse l’orgasmo che la scosse con un leggero tremito. Non mi fermai volevo farle assaporare appieno cosa è il sesso e gustare il piacere più bello che la vita può offrire. Venne una seconda e una terza volta, la mia mano era intrisa dei suoi umori, il mio cazzo scoppiava e per poco stavo a mia volta per venire, mi fermai e avvicinai timidamente la mia bocca alla sua e quando le mie labbra raggiunsero le sue aprì la bocca e ci baciammo. Quando ci scostammo Paola vide l’ora sull’orologio a muro e disse che doveva andarsene a casa subito, tolsi la mano dalla sua fighettina, mi schioccò un bacio sulle labbra e mentre infilava il suo giubbotto mi chiese se poteva venire la mattina seguente. Non aspettavo altro, se ne andò di corsa, rientrai in casa e la prima cosa che feci fu di mettermi in bocca le dita ancora bagnate dai suoi umori che presi a succhiarle con avidità, feci uscire il mio povero cazzo ancora duro e lo accarezzai per trasmettergli il nettare di Paola. Domani sarà un altro giorno pieno di sorprese piacevoli che per almeno un paio d’ore allieteranno una domenica di noia. Domenica 17 feb. ’08 Mi sono alzato da poco e sto facendomi un caffè, tra poco andrò a ...
    ... farmi un bel bagno caldo con idromassaggio. Terminato il bagno mi sono vestito e con piacere penso che tra un’ora la mia bella studentessa sarà da me, immagino che oggi potrò quasi sicuramente ottenere qualche cosa in più ma cerco di non pensarci a scanso di eventuali delusioni. Faccio una corsa in macchina a comprare un giornale, bevo un buon caffè al bar e rientro subito a casa. Mentre sto leggendo squilla il citofono, guardo ed è lei la mia bellissima Paola. Entrammo in casa, Paola tolse il giubbotto e vidi che indossava una gonna piuttosto ampia che arrivava al ginocchio, una camicetta abbonata sul davanti e calze velate. La feci accomodare nel salotto e le chiesi se voleva ancora una ripetizione. Sorrise e con aria maliziosa disse, A mia volta sorrisi e dissi, La vidi un poco pensierosa e poi non si sbilanciò, disse che potevo deciderlo io. Senza indugiare allungai una mano sulle sue gambe e le accarezzai percorrendole in modo che la gonna si alzasse, la sollevai e vidi le sue cosce tornite avvolte nelle calze che con sorpresa erano autoreggenti. Quando la mia mano arrivò oltre la fine della calza al contatto della sua pelle fui scosso da un brivido, la bellezza di quelle cosce perfette, fresche e giovani mi avevano sconvolto l mente e fui preso da un indicibile desiderio. Mi alzai e mi misi in ginocchio davanti a lei le sfilai le mutandine e affondai la mia bocca sulla sua piccola fighettina vergine che presi a baciare e leccare con crescente avidità. Stavo leccando la ...