1. I ragazzi del coro - Capitolo 3


    Data: 10/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... indossiamo le mutande nel caso ci diventasse duro, oggi è il tuo primo giorno”Dovemmo usare le più grandi, mettendoci le più piccole le nostre palle uscivano dai lati. Non era il massimo. Mi mostrò che c'era solo una striscia sottile sul retro.Le tirai su e lui mi aggiustò il cazzo sotto le palle in modo che sembrasse piatto. Ebbe delle difficoltà col suo ma finalmente riuscì a piegare sotto il grosso uccello. Lui lo accarezzò, poi si voltò e si fece correre le mani sulle natiche: “Non male, vero?” Aveva ragione, era difficile dire che là c’era un grosso cazzo ed il suo sedere nudo con una striscia nella fessura era estremamente eccitante.Io guardai curioso l’articolo seguente e lui ridacchiò: “Queste sono giarrettiere, molti ragazzi pensano che siano sexy.”Mi aiutò a metterle, mi diede un paio di calze che mi feci scivolare su e lui chiuse le clip. Se le mise anche lui, poi si ammirò nello specchio ed io lo imitai, facemmo correre le mani sui reggipetti e le piccole mutande, poi ci girammo, ci piegammo, guardammo i nostri sederi nudi e li strofinammo. Sì, eravamo piuttosto sexy e mi sarei eccitato se mi fossero piaciute le ragazze.Poi prese dell’altro, decise per una corta gonna blu per me. Me la misi con un piccolo aiuto da parte sua e poi una canottiera che metteva in risalto le mie tette nuove. La sua attrezzatura fu una corta gonna rossa con ...
    ... una canottiera rossa.Lui guardò la mia gonna e passò una mano sulla sua: “Non male, non diresti che sotto ci sono dei cazzi.” Aveva ragione, sembravamo veramente sexy.Scelse un paio di scarpe col tacco alto ed un paio basse, poi mi diede quelle basse: “Queste sono per te, le mie hanno il tacco ma necessitano di un po’ di pratica, non vorrei che cadessi. Non è bello.”Ce le mettemmo poi lui andò al tavolo dove c’erano molte parrucche, ne scelse una con lunghi capelli neri, me la mise e la sistemò. Piegò di lato la testa, ghignò ed accennò col capo, poi si mise quella bionda.Ci guardammo nel grande specchio e… wow! Sembravamo veramente una coppia di ragazzine, lui si mosse come una ragazzina ed io lo copiai. Lui si fermò improvvisamente, alzò un’anca di fianco, ci mise sopra una mano ed assunse una posa alla Marilyn Monroe e quindi passò la mano sulla sua falsa fica, giù per la sua gonna e sopra una coscia.Si chinò in avanti e fece correre le mani sulla gonna, corrugò le labbra e mi soffiò un bacio: “Ciao, ragazzone, vuoi un po’ di me, dolcezza?” poi si raddrizzò, tirò lentamente su la gonna e passò la mano sulle mutandine.Prese un paio di borse, adatte ai nostri vestiti, che potevano pendere un po’ davanti a noi nel caso in cui l’uccello cominciasse a germogliare. Avrebbe potuto essere un mio problema se avessi visto altri cazzi nudi che spuntavano.... 
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