1. Ma preferisce sciare a me?


    Data: 11/05/2018, Categorie: Etero Autore: ilcattivone

    ... fermata. Aveva sfilato la baita con una curva spruzzando la neve verso la finestra ed era scomparsa nella discesa.Io sfinito da quella corsa decisi di non seguirla.Mi fermai davanti alla porta ad ammirare le sue movenze sinuose curva dopo curva. Non capivo quali curve mi piacevano di più: se le sue o quelle che faceva sulla neve...Mi ero rassegnato... ma almeno ero a casa... L'avevo vista allontanarsi con la sua sciata possente ed elegante e non sapevo quando sarebbe rientrata. Intanto fuori la neve continuava a cadere copiosa.Accesi il camino e mi misi sulla poltrona a leggere il mio libro. Nel frattempo l'acqua era sul fuoco per preparare un té rinvigorente.Ma dopo appena mezz'ora sento bussare alla porta. Mi affaccio ed era lei. Livida in volto. Evidentemente il freddo si faceva sentire e perfino lei aveva dovuto rinunciare."Ma quanto hai sciato veloce?""Avevo voglia di vederti" mi rispose strizzando l'occhiolino.Le diedi appena il tempo di scongelarsi un pò e di sorseggiare un pò di té che già l'avevo assalita sul divano.Cominciai ad aprirle il giaccone e a sbaciucchiarle il collo.Man mano che la scoprivo la sua pelle fredda diventava più calda.Con tutto quell'abbigliamento tecnico era complicatissimo. Veramente un vestiario anti stupro.Ma non mi feci intimidire.Le mie mani cominciavano ad infilarsi sotto toccandole prima la pancia e poi salendo piano fin quasi ad arrivare sotto al seno.La giacca era partita da un pezzo. Piano piano stavo togliendo gli strati di pile e ...
    ... finalmente era rimasto solo il reggiseno. Non molto sexy a dire il vero ma il contenuto mi stava facendo già impazzire.Le sue tette sode non avrebbero avuto bisogno di quel sostegno ed infatti i due capezzoli erano già così duri che fra un pò lo avrebbero bucato.io mi divertivo a girargli intorno con il dito. E ad ogni giro diventavano sempre più duri.Con le labbra continuavo a baciarle il collo e con l'altra mano avevo cominciato ad aprirle i pantaloni.Evidentemente il giochetto le piaceva perch&egrave cominciava ad inarcare la schiena, segno che aveva voglia di sentire la mia mano stringere con vigore maschile il suo seno.Ma doveva ancora soffrire...Intanto le avevo sfilato i pantaloni e le calzamaglie che aveva sotto.La vista del suo immancabile perizoma e di quelle gambe così perfette me lo avevano fatto diventare più duro di quanto era già.Mi ero messo in ginocchio tra le sue gambe aperte e avevo iniziato a baciarle la pancia mentre il mio dito continuava a girarle intorno al capezzolo.Dovevo fare uno sforzo terribile per non impalarla li sul momento.Ma non meritava un tale favore.Con la lingua giravo intorno all'ombelico, poi andavo verso i fianchi poi ritornavo al centro e la affondavo nel buco. La sentivo gemere e muoversi ad ogni mia sollecitazione.Piano piano con la lingua arrivavo sempre più in basso fino al bordo del perizoma.Quando succedeva lei allargava le gambe, come per invitarmi ad andare più giù e allora io risalivo su.Questo giochetto durava da una decina di ...