La goccia
Data: 12/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Valestra83
Una sala da pranzo, un tavolo vicino al quale saresti seduta , gambe accavallate e braccio destro appoggiato sul tavolo stesso, reggendo un bicchiere di vino. L�altro sarebbe adagiato sulla tua gamba.Io sarei lì, a pochi metri da te, seduto sulla poltrona ad osservarti, distratta, intenta ad osservare il contenuto del bicchiere. Ti osserverei bene, ogni regione del tuo corpo mi provocherebbe un brivido lungo la schiena, guardandola. Il mio sguardo però si soffermerebbe sulla parte superiore. In particolare a ciò che indosseresti in quel momento.Un maglioncino, molto leggero, non stretto ma che si adagia sulla pelle...segna i fianchi, stringe in vita, e risale. Segue perfettamente il contorno del seno, mostrando tutto l'arco che la coppa fa dalla base al limite superiore.La scollatura parte bassa, ben prima del reggiseno. Mostra un accenno dello sterno, ed evidenzia come una freccia la giuntura delle coppe. Le segue allargandosi verso l'alto lasciando in vista l'orlo del reggiseno, le spalline e la curva delle spalle.Le clavicole sono solo l'inizio di un lungo triangolo rovesciato di pelle chiara ben in mostra, liscio e morbido, segnato a metà dall'inizio del seno.La forma tonda, piena e morbida, è perfettamente visibile. Si potrebbe arrivare ai capezzoli anche solo con un tuo movimento scomposto, che li liberi verso l'alto dell'unica protezione delle coppe.Portando il bordo del bicchiere alla bocca e suggendo un po� di quel vino, nel momento in cui allontaneresti il vetro, ...
... una goccia cadrebbe dal tuo labbro inferiore, colando leggiadra sul tuo collo.Dopo che la suddetta goccia cadrebbe sul tuo collo per scorrere lentamente verso lo sterno e adagiarsi all'inizio dell'incavo del seno esaltato da tale scollatura, abbasseresti lo sguardo distrattamente, osservando il punto in cui si sia fermata la goccia, contemplandola.Sollevando lo sguardo, introntreresti il mio, fisso su quel punto per poi incrociare il tuo.I tuoi occhi assumerebbero immediatamente un'aura lievemente maliziosa, accentuata da un increspamento verso l'alto del bordo sinistro della tua bocca, dando vita ad un accenno di sorrisetto compiaciuto.Mi alzerei dalla poltrona e mi avvicinerei con passo felpato, arrivando proprio davanti a te, resteresti immobile, senza battere ciglio, gambe sempre accavallate e petto esposto. Allungherei un dito verso di te, appoggiandone il polpastrello sotto il labbro inferiore, ne sentiresti la presenza e il leggero calore. Premerei leggermete per poi percorrere con la punta del dito la linea del tuo labbro inferiore, facendolo guizzare un pò verso l'alto, da destra a sinistra.Schiuderesti la bocca.Sposterei poi il polpastrello sul punto in cui abbia avuto origine la discesa della goccia, percorrendo molto lentamente la scìa trasparente lasciata da essa sulla tua pelle. Il mio dito avvertirebbe l'inconfondibile superficie liscia, calda e vellutata del tuo collo, per poi scendere verso lo sterno e fermarmi.Abbasseresti lo sguardo sul punto in cui mi sia ...